benvenuti

I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

lunedì 31 dicembre 2012

L'ULTIMA SERA


... la più bella
quando ti abbandoni ai ricordi
che ancora ti stuzzicano le labbra
accarezzano la pelle...
quella che vorresti non finisse  mai...
...si , quella...

PARTENDO DA ALLORA ...



...è trascorso un intero anno 
 abbiamo sorriso e  pianto
e litigato... oh si anche quello...
 mi chiami amica
...io amore
 non importa ...non è nulla
una sfumatura 
nell' infinito...



mercoledì 26 dicembre 2012

NATALE VISTO DALLA PARTE DELL'ALBERO



... un tenero virgulto ,accudito e protetto al riparo nel bosco
vigilato da eretti patriarchi ,alti e fieri , profumati di resina
che l'inverno indossano un soffice , candido mantello
e a primavera si addobbano di pigne per la gioia degli animali del bosco
degli scoiattoli che le rincorrono e dei ghiri che le gustano.
 Era nato al bordo della radura e quando all'alba il primo raggio di sole filtrava in mezzo alla selva lo illuminava giusto sulla cima e luccicavano come oro fuso le gocce di rugiada che con lui avevano diviso il riposo e il sonno .
Crebbe , bello e forte , circondato di cinguettii d 'uccelli colorati , prestando le radici a saporiti funghi , osservando le volpi con le eleganti code passeggiare e le marmotte fischiettare canzoni che solo loro conoscono.
Un mondo dove il tempo scorre lento e l'incanto è consuetudine.
Fino a quando nella radura non arrivò il taglialegna , naso in sù a valutare la simmetria delle forme e l'età del legno,impegnato a decidere quali fra questi immobili principi della natura dovesse diventare ciocco buono per il fuoco e quale legno nobile , atto a costruire case o pregiati arredi.
Vide la bellezza e l'armonia e decise in un solo attimo che quello sarebbe stato l'albero che quel Natale avrebbe rallegrato i suoi bambini ma lo vide così perfetto da sembrare dipinto dalla mano di un artista e non dalla sola natura e netta fu la decisione ...non ti taglierò,ti solleverò piano senza farti male con le tue radici e la terra che ti nutre  e ti porterò con me.
Ben sistemato in un capiente vaso , incuriosito da tanto fermento intorno, dove piccole mani gli attaccavano nastri e dolcetti , biscotti di marzapane appena sfornati,pan di zenzero e mandarini si sentì contento di dare tanta serena felicità a quelle semplici persone ; e quanto si sentì importante quando proprio sulla cima , in punta fu apposta una luminosa stella...
...oh che bello pensò , sono stato decorato...
Si comportò talmente bene che al termine di quei giorni di riflessioni e feste il taglialegna lo riaccompagnò nel bosco e lo rimise al suo posto.
Appuntamento al prossimo anno , lo salutò e lui di ricambio con un ramo gli accarezzò una mano,commosso di questo uomo gentile e saggio che non distrugge ciò che Madre Natura gli fornisce ma la preserva .



martedì 25 dicembre 2012

AT VOI CUNTER NA FOLA

Disponibile in DVD la traduzione in lingua...dai che scherzo !!!
sono certa che si colga facilmente il senso di queste semplicissime parole. 

Vriva cunterov  'na fola
a  toti , a tot
  coli che as'cunteven in dla stala
al cheld ,ciciarand.

Al dis che na dona la sè persa
denter la sò testa

Al dis che nà donà la pers al sèn
e un pas davanti a cleter 
stofa s'arpunsò fra al'raisi d'un fagg cortes
comoss  da la fadiga
agh douna na querta ed coloredi foj
per riparerla dal dulor e dal fred...

a guarder bein
vres deret un sogn , un incatesim

in dal scur de l'ombra 
at protegg seimper
sol che vrè
che te t'fòs la me luss
che anca ed nott a per dè.


Traduzione :

Vorrei raccontare una storia  
a tutti
come quelle che si raccontavano nella stalla
al caldo , chiacchierando.

Qui si narra di una donna
che smarrito il senno
vagò fino a quando 
esausta riposò
fra le radici di un gentile faggio
che commosso dalla fatica
le donò una coperta di colorate foglie
per proteggerla dal gelo e dal dolore.

Vedendo quanto fosse persa 
volle regalarle un sogno
un incantesimo
...e le promise...

la mia ombra ti proteggerà sempre
se solo tu sarai  la mia luce
che anche di notte 
illumina come il giorno.









venerdì 21 dicembre 2012

LA NOSTRA LETTERA A BABBO NATALE "LA PIETRA E LA FIONDA "

LA PIETRA E LA FIONDA

 " Sei ancora quello della pietra e della fionda,uomo del mio tempo "

Faceva il 1946,l'Italia guardava le macerie della seconda guerra mondiale,e un grande italiano,Salvatore Quasimodo ,ci diceva che non era cambiato niente,tra noi e l'uomo primitivo , più sofisticati gli strumenti di morte , tutto qui.
Faceva il 1991 e un'altra grande italiana,Gina Lagorio,chiamata in Parlamento per esprimersi sull'ingresso dell'Italia nella guerra in Kuwait,votava no :
" La cultura che ha mostrato la sua faccia rugosa è spaventosamente arretrata;
si vis pacem para bellum.
La barbarie è la stessa,più sofisticato il linguaggio,tutto qui. La tecnologia ha galoppato,l'etica no".
E oggi , chi siamo ,uomini e donne del nostro tempo ?I progressi della scienza sono sempre più veloci,in tutti i campi.La scienza medica consente oggi di convivere con patologie che erano mortali,fino a pochi anni fa; nuove specialità,nuovi farmaci,nuove tecniche diagnostiche...
Per tutti ? No. I progressi della medicina non sono per tutti. In tanta parte del mondo si muore perché non si ha accesso ai farmaci essenziali,perché non ci sono ospedali,personale specializzato; oppure si ha accesso solo ad una parte delle cure; sei nato in Africa,va già bene se riesci a non morire di diarrea,che cosa vorresti,anche cure oncologiche o un centro di cardiochirurgia ? In tanta parte del mondo -anche qui da noi,nella ricca e civile Europa- sempre più persone,ogni anno,sono tagliate fuori. Ogni giorno nelle nostre strutture in Italia ,abbiamo sempre più pazienti; perché non hanno documenti,perché non sanno a che rivolgersi,perché non possono aspettare mesi in lista d'attesa o semplicemente perché non possono pagare il ticket sanitario per ricevere l'assistenza a cui hanno diritto.
Leggiamo che, nella Grecia sommersa dai debiti,gli ospedali pubblici rischiano di rimanere senza farmaci antitumorali. Leggiamo che in Spagna i medici sono stati costretti a creare una "rete di disobbedienti " per dare assistenza a chi viene escluso dalla riforma sanitaria. 
E' questo lo sviluppo ?
E' questo il futuro ?
E' questo il nuovo millennio ?
L'uomo ha costruito aerei in grado di volare senza pilota per uccidere i nemici a migliaia di chilometri di distanza,guidando missili con un joystick. L'uomo ha costruito ordigni nucleari in grado di annientare la popolazione della Terra schiacciando qualche bottone.
Però non riesce a dare cure gratuite e di qualità a chi ne ha bisogno ?
L'uomo che è riuscito ad andare a passeggio sulla Luna non riesce a garantire che chi sta male possa essere aiutato ?
Nel nuovo millennio,la tecnologia continua a galoppare , e l'etica no.
Noi di Emergency non siamo in grado di andare sulla luna o di costruire bombe nucleari.
Non ne saremmo capaci.
Però siamo capaci di curare la gente , bene e gratis.Costa molto meno che costruire una bomba , è molto più semplice,ed è molto più etico.
Continueremo a farlo,giorno dopo giorno.
Insieme a voi,gli uomini e le donne del nostro tempo,che non vogliono più essere quelli della pietra e della fionda.

                                                            CECILIA STRADA

mercoledì 19 dicembre 2012

IL RAGNO

Quando si è schiuso l'uovo si è presentato il primo,enorme problema della mia vita; come avrei fatto a camminare con tutte quelle zampe che mi ritrovavo ?
Mi fermai a riflettere qualche secondo,stordito e intimidito dalle mie lunghe e flessuose appendici,il corpo non era tanto male,un po pesante l'addome,alcuni peli superflui,ma l'insieme mi dava un senso di agilità e di potenza,aspettative tutte da sperimentare che percepivo istintivamente ma confusamente .
Dove mi trovo ? Sembra una specie di impalcatura,un traliccio,una...tela ?
Eh si ! La tela del ragno,ora ho capito !
Quella in cui mi trovo è stata costruita da mia madre,prima della mia nascita ed ha scelto per me un luogo esclusivo,dove nessuno potesse disturbarmi e io avessi modo di crescere e svilupparmi; il suo intento è già in parte riuscito,non inciampo più nelle zampe e sto allargando i miei orizzonti.
Questi occhi sono un portento,vedo benissimo,anche alcuni particolari strani intorno a me ed è inquietante vedere ai propri lati,come avessi dei retrovisori incorporati; estendo il raggio d'azione,sono un ragno da diversi minuti ed è il momento giusto di capire dove mi trovo.
Vedo una luce provenire dall'alto,non in maniera diretta,sembra schermata da una grata...no ! E' un lucernario,freddo come la luce che emana; sudicio di ruggine e polvere,trascurato come la trave da dove si estende la mia tela,che è così scheggiata e ruvida che non viene proprio voglia di avventurarsi fuori di casa.La mia rete è elastica e setosa,perché dovrei abbandonarla e rischiare di trovarmi in situazioni sgradevoli ? Comincio pian piano a muovermi lungo la trave,la luce si affievolisce ma i miei insostituibili occhi mi consentono di conoscere altri particolari della soffitta che mi ospita.
Un mucchio di cose mi attendono più in basso,oggetti usati e dimenticati,vecchi giornali e riviste di moda ormai superate,attrezzi per il giardino che ancora emanano il soave profumo della terra,ricca e grassa,dell'aiuola delle rose.
Inebriato da questo odore di libertà osservo fra gli oggetti riposti e inservibili un triciclo; chissà come si sarà divertito il bambino che lo possedeva ! Sarà rimasta in lui la passione per il gioco e il movimento o crescendo si è lasciata irretire (irretire ?  ah ah questa non la dovevo dire ) da inanimati , gelidi computers e videogames ?
Guarda cosa c'è in quell'angolo !!!
Non è possibile che ai giorni nostri ci sia ancora chi si dedica all'arte , un cavalletto da pittore,tele impolverate e disseccate,dai tratti indecisi e colori pesanti,violenti,dai soggetti quotidiani e scontati,una ferita aperta per i miei sensibilissimi occhio che percepiscono le immagini nitide e potenti...sarà stato l'hobby della madre di Triciclo.
La signora Tavolozza ha un marito pescatore,guarda quante canne e lenze,ami e galleggianti colorati,finte esche dalle forme più svariate ! Il signor Mulinello sapeva il fatto suo sull' attrezzatura per la pesca, è completa per non dire eccessiva di ogni congegno disponibile in commercio.
Perché entrambi hanno abbandonato al tempo e alla polvere i loro passatempo preferiti ?
Forse la nascita di Triciclo ha obbligato loro ad una scelta drastica. No! 
Ragiona ! Anche il giocattolo era opaco e sporco per il troppo tempo trascorso solitario in questa soffitta...cosa sarà successo ?
Ipotizzare non serve, scoprirò come sono andate le cose,ne ho tutto il tempo.
Questa notte dormirò nella mia mansarda e sognerò di essere nato in una bella casa,abitata da una piccola simpatica donna che dipinge mostruosità ogni domenica pomeriggio e un superaccessoriato pescatore che non ha mai smesso di provare disgusto a preparare l'esca,un bambino che impara ad usare le capacità in suo possesso gioco dopo gioco,sbucciandosi le ginocchia,rialzandosi urlando di rabbia ma pronto a ricominciare.
Filtra luce dall'abbaino,buongiorno,e sono più calmo e adulto di ieri;è trascorsa una notte intera e nessun rumore mi ha risvegliato dal sonno profondo che mi ha accompagnato fino all'alba.
Oggi vorrei spingermi oltre la soffitta e scoprire chi sono i miei ospiti,conoscerli,sapere di loro.
C'è una vecchia ,fradicia scala che scende al piano inferiore,poco sicura anche per un ragno; meglio che provveda personalmente alla mia sicurezza,tesserò una corda per calarmi fino al pavimento!
Non ho fatto colazione,non pretendo nessuna portata succulenta ,una mosca intera sarebbe un lusso ma almeno qualcosa da mettere nello stomaco si!
Ecco ci sono,quel tarlo andrà benissimo,una breve attesa...lunga se si ha fame,un istante per chi è vittima ed ho risolto il mio misero problema.
ora posso cominciare a tessere e il mio lavoro procede spedito fino a quando mi accorgo di un rumore fastidioso,ripetitivo,cadenzato quasi ossessivo; proviene dall'esterno ma si ripercuote anche sul mio piccolo universo. 
Emergenza ! 
La mia tela è sbatacchiata da tutte le parti ed io per non perderla mi aggrappo con le zampe e dondolo,mio malgrado,in sintonia con questo drago invisibile che scuote la mia casa,il mio mondo e non posso oppormi se non passivamente,lasciandomi maltrattare e bistrattare secondo i suoi capricci.
Sbattono le finestre,è questo il rumore terribile, ed aumenta fino a che il vecchio lucernario non resiste più alle violente sferzate del vento,un drago gelido che soffia ghiaccio e pioggia,e piange vetri.
La mia tela resisterà ? Ed io ?
Alla fine il vento si placa e scopro di avere avuto fortuna ad essere un ragno,la soffitta non è più la stessa, è svanita l'atmosfera morbida di ieri e mi aggiro fra le rovine.
La pioggia ha ucciso i quadri della signora Tavolozza,ne ha spento per sempre i colori accesi e i soggetti indefiniti,ora tutto si mescola in un rivolo cromatico e oleoso.
Quando il signor Mulinello vorrà pescare,troverà i suoi strumenti sparsi o arrugginiti o peggio... spezzati dalla furia del temporale; nessuna trota che si rispetti vorrebbe essere presa all'amo così,quasi per caso,senza stile , senza classe, ah no,proprio loro che sono così snob !
Triciclo invece sarà contento che la pioggia ha ripulito il suo destriero; ora è rosso brillante,con le ruote bianche,i pedali con le strisce arancioni rifrangenti ha perfino il campanello rotondo , grosso e sulla calotta c'è l'immagine di un tizio con grandi orecchie nere,sotto il nome...Topolino mah , chissà chi è ?
Ho ritrovato il coraggio di cominciare la discesa, aggancio la mia tela ad un corrimano e affido la mia vita a questa corda che penzola nel vuoto.
Scendo ,passo dopo passo,guardingo e curioso,vorrei conoscere l'intera storia,anche se sono spaventato.
E' solo un giorno e una notte che sono nato e già ho combattuto la fame,la paura,il vento-drago ed ora il vuoto.
Sono arrivato al piano sottostante,purtroppo deserto come la soffitta ma almeno qui l'ambiente è più confortevole,ampio e luminoso.
Sono in un corridoio,il pavimento è ricoperto di una cosa pelosa,non come me, fitta e colorata con piccoli disegni ripetitivi,credo si chiami ...moquette!
Qui si affacciano quattro porte e credo di sapere cosa c'è dietro ognuna di esse,per un ragno è uno scherzo scivolare sotto il battente ed oltrepassare l'ostacolo.
No! Non è stato uno scherzo,mi sono dovuto spiaccicare per bene per riuscire a vedere oltre!
Che strano posto questo,piastrellato fin quasi al soffitto,troppo liscio,sdrucciolevole,faticoso da esplorare, anche freddo e con congegni di cui non capisco l'utilità; quel che più mi stupisce è un grande contenitore con un buco sul fondo...che sia un finto lago ? O una fontana da camera ?
Sul bordo del "lago" c'è una spugna secca ,raggrinzita e triste perché da lungo tempo non ha contatto con l'acqua che la faceva gorgogliare e ridere a crepapelle e sprizzare d'energia,profumata di pulito,nuotare senza affondare.
E' la spugna che mi fa capire dove mi trovo,non è una fontana ne un lago,quella è una vasca e questo un bagno.
Oh,fanno bene a tenere la porta chiusa,è il posto più scivoloso che abbia visto ! Non che abbia tutta questa esperienza, sono ancora piccolino !
Esco e zampetto fino ad una apertura del muro , non è una crepa in cui introdursi e fermarsi a riposare,è proprio un ampio passaggio che mi porta in una stanza,tappezzata di manifesti con le facce più strane.
Toh , guarda c'è ancora quello del campanello del triciclo !!!
Deve essere un tizio popolare !
C'è anche un letto,enorme penso io, ha anche le sponde per non precipitare di sotto,sarebbe un bel salto ,a spanne alto quanto una tela ben tessuta.
Tante facce spuntano dal cestone sotto la finestra,il clown,la tigre ,il cagnolino ,la bambola e solitario il trenino senza le sue rotaie.
Osservo meglio quei  volti e mi rendo conto che anche loro sono trascurati come la spugna del lago e come tutto il resto,schiacciati sotto il peso del tempo che appoggiato sopra loro non vuole andarsene.
C'è un altro posto che vorrei vedere , si apre di fronte a questa stanza,è più spazioso e se precedentemente ero convinto di avere visto qualcosa di grande ora sono costretto a ricredermi!
Questo è il più ! Maggiormente !!! Enormemente!!!
Grandissimamente spazio che ragno abbia mai visto !!!
Sfarzoso nei tessuti , quasi più serici dei miei,per le tende,tappeti e poltrone ; ampio il respiro fra mobili e luci ; molto confortevole.
Questa notte vorrei trascorrerla qui,penzoloni dalla specchiera ad ammirare tanta armonia,ampiezza e ricchezza dei particolari.
Notte !
L'euforia di questa nuova avventura mi ha abbandonato, dopo avere riposato sono più incline all'osservazione ed infatti ho notato,con ritardo , solamente questa mattina che ai piedi della specchiera c'è una strana cornice di legno in cui tre facce mi sorridono...e se...forse sono Tavolozza,Mulinello e Triciclo ; c'è un vetro fra loro e me ,tutto screpolato e ingiallito ; è una fotografia di tantissimo tempo fa . A chi stavano sorridendo ?
Devo ancora visitare una stanza e mi incammino in quella direzione quando incontro la cosa più spaventosa che abbia conosciuto fino ad ora.
E' vero che sono nato da poco, ma avrei volentieri evitato questa esperienza.
Ora, senza che nessun rumore o scricchiolio o soffio mi allertasse,mi sono trovato davanti il più temibile animale che mai natura creò...era una tigre
piccola di taglia , soffiava e inarcava la schiena,gonfiava il pelo , pronta a sferrare l'attacco...No! E' un gatto !
Mi faccio piccolo e cerco di rendermi invisibile,resto immobile e fisso quegli occhi verdi , attraversati da una lamina fredda e sottile come l'acciaio ,astuti e attenti al minimo movimento.
Perché si interessa proprio a me ?
Non valgo la metà,che dico ?; un quarto del suo pasto , eppure mi scruta come fossi un panino, si avvicina, si blocca , sta per toccarmi...sento il suo fiato sul mio piccolo corpicino...ancora un momento ed è finita ...per sempre.
Una zampa si leva su di me ,mi rovescia su un lato,mi rivolta ancora .AIUTO !
Il suo muso si allontana e sono di nuovo libero,non si interessa a me , non per fame almeno,per lui sono solo qualcosa di curioso,solo questo.
Si allontana , miagolando di fame e di noia...poveraccio ,nemmeno un topolino per distrarsi un po !
Dopo avere affrontato questa situazione chiunque si sarebbe rifugiato in un angolo della parete e non avrebbe più mosso zampa.
 Ripensandoci mi resi conto che non ero morto solo perché non avevo interessato a sufficienza il mio possibile aggressore ne come vivanda ne come giocattolo . 
Sospirone !
Ora la via era sgombra da pericoli visibili e imminenti e raggiunsi l'ultima stanza in fondo al corridoio.
L'arredamento era minimo ed essenziale,piuttosto deludente dopo la meravigliosa stanza di Mulinello e Tavolozza e niente dell' allegria della camera di Triciclo.
Scaffali su tre pareti e scarpe e valigie , documenti e vecchie trapunte , un termosifone elettrico,un amaca mai usata,un poster dietro la porta su cui spiccava una spiaggia caraibica dove nessun umano aveva mai messo piede.
Deluso , mi fermai a riposare, era sempre un comodo posto per fare una siesta ma il mio pensiero andava sempre a quella fotografia.
Incrollabile, volevo tenacemente scoprire dove fossero finiti questi simpatici pasticcioni, gli abitanti della casa.
E' già pomeriggio , ora di muoversi,vado a vedere se i miei amici sono in soggiorno , giù d'abbasso !
Questa volta raggiungere il piano di sotto è agevole , non devo lavorare in prima persona,c'è una comoda scala ricoperta della stessa moquette del corridoio che giunge fino all'ingresso,sulla destra il soggiorno,a sinistra la cucina.
La cucina...sperando di trovare una tavola apparecchiata con amore,lucide stoviglie e fiori al centro e nell'aria un profumo di cibo semplice e appetitoso.
Che delusione, qui è uno sfacelo,nessun preparativo in corso e ancor peggio nessuno a preparare ; il tormento maggiore mi è dato dal rubinetto dell' acquaio che continua a sgocciolare e ciò avviene ormai da molto tempo a giudicare dalla ruggine sul fondo del lavandini,
Insomma ! Dove siete tutti ?
Forse in soggiorno ad ascoltare musica ?
No! Non si sente nessun suono ! Magari stanno leggendo e questo si fa in silenzio, ecco perché non li sento parlare fra loro o muoversi mollemente sul divano.
Bella questa stanza , illuminata su due lati da ampie vetrate che spaziano sul giardino da un lato e sulla veranda dall'altro...bella è bella ...ma inanimata, deserta e abbandonata come tutta la casa.
Avrei voluto solo dirvi : eccomi qui,sono Ragno e sono nato nella vostra soffitta,sono felice di vivere con voi in questa casa piena di sorprese!!!
Se non posso avere la vostra compagnia , allora mi accontento di vivere la mia libertà...sceglierò il giardino , un luogo meraviglioso per vivere , con i suoi aromi di fiori,foglie,terra e aria.
E' la mia prima notte fuori casa , ormai sono adulto e la voglio memorabile.
Tesserò una tela dove non dovrei , se voi foste qui; fra le rose !
Sono così inebriato da questa nuova esperienza che il giorno mi sorprende nel peggiore dei modi.
Dal mio osservatorio vedo un uomo con in mano un cartello,sopra c'è scritto
" IN VENDITA" ...sono certo non sia Mulinello, questo calpesta il prato invece di percorrere il vialetto !
Credevo di essere al sicuro nel mio rifugio nel roseto ma questo barbaro era proprio sopra di me,con quel cartello...minaccioso...e si prepara a conficcarlo proprio al centro dell'aiuola .
ATTENTO ! 
Ci sono io,Ragno , custode di questa casa !
Non sfuggo al colpo,vibrato con forza e noncuranza. EHI ! Sono qui sotto ! Non voglio morire prima di aver saputo tutta la storia.
DICO A TE !
Sto morendo , trafitto ; per un ragno così giovane è inconsueto e prematuro.
Che tristezza , non saprò mai cosa è successo,tu potresti dirlo...per favore...
Le ultime parole che capisco sono distorte ; cosa avrà voluto dire  '
...questa casa ha smesso di essere tale quando un giovane fiore è spirato...



Mi sono permessa questa pazzia, avevo promesso ad un amico che avrei provato a raccontare una storia...questo è il mio regalo sotto l'albero per te
                                      
                                     AUGURI !

sabato 15 dicembre 2012

LETTERA A


Dai ...dillo , pensavi che parlassi d' Amore , Amicizia o Allegria ?
Ti deluderò , il tema è... 
Aspettare 
Aspettare è una delle cose che mi riescono meglio.
Inizio la mattina aspettando il caffè, sbrigate le formalità mattutine e indossata la tuta da jogging contrariamente alle aspettative non esco a fare una corsetta ,
mi siedo al tavolo in sala da pranzo e scorro i giornali.
Politica , dalle prime righe già capisci che per avere una buona notizia occorre aspettare ancora qualche foglio.
Le pagine culturali in cui si leggono recensioni di ottimi libri che conosciamo, magnificati d'aggettivi elogiativi e fuorvianti ,mentre le nuove proposte,non solo letterarie , anche teatrali o cinematografiche o d'arte sono trattate con sospetto .
Soppesate e valutate come se si trattasse di un virus talmente contagioso che sarà saggio
 Aspettare
prima di enunciare un giudizio ...non direi definitivo ...non sia mai
Siamo alla cronaca nazionale dove mi rendo conto che dovrò aspettare a lungo per trovare una traccia di giustizia e verità in tanto fango.
Aspettando
mi rilasso con la pagina della scienza dove apprendo che per trovare un vaccino per l' AIDS occorreranno altri cinque anni ma nel frattempo si è accertato che mangiare un uovo a settimana non inibisce la formazione di ormoni...quindi non si diventa sterili...EH !
Aspettando
di trovare la cura per il raffreddore 
starnutisco !
Anche per lo sport è fondamentale sapere aspettare , intanto perché generalmente è nelle ultime pagine dei giornali , eccezion fatta per quelli dedicati ; 
poi si aspetta tutto il dì l'evento ognuno rivolto alle sue passioni,chi il calcio chi altro ma tutti tesi a diventare tifosi 
Aspettando
l' ora del pranzo e quella della cena
decido di dedicare un po di tempo a me stessa 
... non aspetto altro di smettere di aspettare...

                                                        A

 

QUELLA CHE NON SONO E NON SARO' MAI

E' che proprio non ci riesco , credo che la vita  plasmi , educhi e insegni prima di tutto a stare al mondo , a condividerlo con gli altri  ,questo è certo ; sono altrettanto convinta che nasciamo con un carattere in parte predefinito , una sorta di imprinting a cui non sfuggi,che traspare anche quando vuoi bleffare in primis a te stessa.
Beato chi è indifferente a tutto , chi pensa solo a se stesso , chi "contento io contenti tutti "... non ci sono mai riuscita ad avere tanto freddo distacco dal mio prossimo e questo lo pago sempre a caro prezzo,dolore, a volte rabbia e impotenza.
Forse perché non ho avuto figli miei ma questa è un'altra storia, sono abituata a sentire miei i figli delle amiche ,in particolare due , dando loro una mano ogni volta che ho disponibilità di tempo .
Sento miei i figli che in azienda adottammo a distanza già vent'anni fa e ancora si continua ,ottanta stupende facce fra loro oggi uomini e donne istruiti che capito il valore della solidarietà 
hanno intrapreso lo stesso cammino .
Sento miei i bambini vittime di tutte le guerre , della violenza cieca , degli abusi,del lavoro minorile...
...sento miei i bimbi che in questa ennesima follia hanno perso la possibilità di vivere la vita...
...ancora di più sento miei i bambini che hanno assistito a questo scempio
segnati per tutto il resto dell' esistenza
per loro sarà anche peggio della morte ogni giorno chiedersi il motivo di quel che avvenne ...e non trovare le risposte , perché non esistono risposte razionali che possano spiegare la follia.

Non sono e non sarò mai capace di voltarmi dall'altra parte , a volte costa
a volte ti innamora del mondo e della vita.

                                                                  

venerdì 14 dicembre 2012

LA MITICA TORTA DI MELE DI MAMMA

E' talmente buona che vi posto la ricetta,provare per credere.

Ingredienti:

2 mele golden mature
150 gr di farina 00
150 gr di zucchero
1 uovo intero
1/2 bicchiere di latte intero
 una spruzzatina di limone
un bicchierino di sassolino
mandorle a scaglie
una bustine di lievito per dolci

Sbucciare le mele e farle a cubetti il più piccolo possibile e a parte le mandorle mescolare insieme tutti gli ingredienti facendo attenzione di amalgamare bene l'impasto,versarlo in una tortiera a cerniera e rifinirlo con le scaglie di mandorle in superfice.
Infornare a forno caldo a 180°.
Generalmente in una ventina di minuti di cottura sono sufficienti ma ogni forno è diverso dall'altro , regolatevi.
Quando sfornate la torta mettetela su una gratella in modo che possa raffreddarsi anche sotto altrimenti resterebbe troppo umida.
Facile,veloce e sana !
               
                                       ...ora siete in Paradiso !

mercoledì 12 dicembre 2012

INCONTRI RAVVICINATI DI UN ALTRO TIPO



... non so , forse ...
  comincio a capire di avere un futuro alle spalle
forse la vita scorrendo addolcisce , arrotonda gli spigoli , modella  anche il più ribelle dei caratteri...
...questa vorrei proprio raccontarla.

Un'affollata sala d'aspetto
 tanti e quanti ...moltissimi
 al punto che i più giovani hanno fatto posto....si accomodi signora...posso stare in piedi...solidali con  i meno fortunati e con chi ha una lunga carta d'identità che si sa ...è quella... quel che  ti frega  come diceva il mio vecchio medico condotto...
...non nascondo quanto fossi annoiata da tutto questo aspettare ma  osservando questi semplici gesti 
eh sì ho rimesso in moto il cuore...
...allora , ho pensato vedi Ross , avevi  ragione
esistono  ancora  educazione , buon senso e  disponibilità a capire "gli altri " come  presto saremo noi,continua a credere che sia possibile  
 credici con convinzione 
fermamente ... l'hai appena visto con i tuoi occhi...esiste!
Lo sostengo da sempre , dei più giovani non concediamoci  un giudizio sommario arrogante come siamo stati noi ,generazione di sapienti
tutto in tasca e niente in testa , l'arbitrarietà non conduce alla comprensione anzi alimenta pregiudizi e frasi fatte.
Elementare riflessione che ha svoltato la giornata e come spesso faccio ho iniziato , ascoltando le persone a cercare di capire l' umanità e se io stessa ne sono parte .

Questo lo sfondo , ancora non immaginate la sorpresa !

Di rimpetto  una coppia e non son ragazzi
un accanto all'altra vicini, aspettano...
non sono gran personaggi , sono minuti , modestamente vestiti ma ordinati;
la Signora ,questo è l'esatto modo per definirla , scambiando qualche parola racconta una vita fatta d'amore e ottimismo.
Ha ottantotto anni , per il marito son novanta e ancora a guardar bene fra le rughe ,si vede la semplice bellezza che riflettono  una al 'altro ; mi ha colpito il modo di lei che chiacchierando non ha mai smesso di accarezzare la mano di lui  lentamente e senza fretta e confesso di averli invidiati molto.
Ancor più dolce è stato il gesto approssimandosi a uscire a freddo
vedere con quale gentilezza la Signora lo ha aiutato a infilare il cappotto
gli ha sistemano il bavero e allacciato la sciarpa e lui a lei.


a volte osservare in silenzio le persone insegna veramente cos'è la vita
                                                      
                                                             oggi ho imparato tanto...









sabato 8 dicembre 2012

COSE CHE AMO DEL NATALE ATTO SECONDO

...finalmente 
custoditi  anno dopo anno
 riemergono capienti contenitori pieni di decori
 ricchi di ricordi...
ma procediamo per ordine

Il mio albero è rigorosamente finto anche se tutti lo credono vero
se non fosse per  l'assenza di profumo
non mi piace distruggere ciò che la natura dona
l'ultimo "vero " è quello che ha inaugurato questa casa ,ormai ventidue anni fa 
siate sicuri che non è andato perso
 svetta in giardino  proteso al cielo , a cui a volte ho raccontato la vita
qualche volta l'ho dissetato con il pianto 
ma sto divagando...

...sul mio , mi correggo , nostro albero 
visto che è una composizione a quattro mani 
appendo la vita , quella vissuta e quella sognata
vorrei che lo vedeste come lo vedo io...

...il puntale sono due stelle color dell' oro contrapposte
poi scendendo una farfalla , un fungo e un pettirosso
un orsetto e un cigno...
ricordi dove abbiamo comprato la giostrina ?
...certo , con papà a Poschiavo
e ricordo pure che volevamo andare a ST.Moritz ma ci piantò in asso l'auto
...il leprotto l'ho voluto io
era un altro anno , diversa storia
a spasso per Firenze e i suoi musei...

potrei citarne tante di occasioni e di ricordi
 tradizione di questa  famiglia ad ogni Natale aggiungere
quel che io ho sempre e per sempre chiamerò  " gioco "
non uno uguale all' altro 
ognuno con una storia da raccontare
con dolcezza ...

a completare 
piccoli aghi di cristallo
come fossero gocce di lucente ghiaccio
su ogni ramo dove si sia posato l' inverno...

                                                  

                                                   



IN GIRO PER LA CITTA '


Cammino piano
eppure manca il fiato tanto ghiacciata è l'aria
...vedessi come ha decorato i cornicioni e gli alberi del viale
un raffinato pizzo sottile soffio dell'inverno che ci attende e abbraccia .

Non c'è stagione che non abbia la sua magia...
 scoppiettante 
 il fuoco 
odore di legna secca e resina
calde mani da appoggiare al cuore...

il silenzio che accompagna la neve
come fossimo sospesi nel tempo
lasciando orme nei viali dei giardini
impronte di te... in me...

...quando tutto si tramuterà in acqua
e ritornerà al mare
conosceremo quanto illimitati siano i confini
delle nuvole...e dell ' amore 

                     
                                           ...la natura si vive...
                                                  qualunque cosa accada 


                                                           





lunedì 3 dicembre 2012

COSE CHE AMO DEL NATALE ATTO PRIMO

Sinceramente son tante 
... che vuoi fare ...
ho ancora accanto la bambina che sono stata 
 figlia di persone che di ricco avevano solo un gran cuore e cercavano di usarlo in ogni minimo gesto 
... così imparai a dare peso alle cose  semplici 
 mosse da un emozione
più belle di un paesaggio , più preziose di un gioiello.
Sarò antica ma adoro spedire gli auguri di Buon Natale ancora come una volta.
Non a tutti , chiaro
...alle persone care e agli amici intimi.
Praticamente un rito...
...mi fiondo nella cartoleria più rifornita 
non occorre avere una lista 
quella è incisa nel profondo  
 per ognuno scelgo un cartoncino che aderisca  al gusto del destinatario o gli ricordi un momento o ne rispecchi una passione,una preferenza.
Questo non è perdere tempo 
 non pensarlo mai 
... è dedicarlo.
Poi con la massima calma 
 rigorosamente scritto a mano e possibilmente con un elegante tratto , dedicare un pensiero con affetto e amore perchè non basta mai dirsi "ti voglio bene "
 Sceglierei anche i francobolli da abbinare per colore
ma è chiedere troppo...
...chi li riceve è certo che sia un sincero pensiero d'amore
una reale dimostrazione d'amicizia...
non costa nulla 
se il  vero senso del Natale l'hai nel cuore .