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mercoledì 19 dicembre 2012

IL RAGNO

Quando si è schiuso l'uovo si è presentato il primo,enorme problema della mia vita; come avrei fatto a camminare con tutte quelle zampe che mi ritrovavo ?
Mi fermai a riflettere qualche secondo,stordito e intimidito dalle mie lunghe e flessuose appendici,il corpo non era tanto male,un po pesante l'addome,alcuni peli superflui,ma l'insieme mi dava un senso di agilità e di potenza,aspettative tutte da sperimentare che percepivo istintivamente ma confusamente .
Dove mi trovo ? Sembra una specie di impalcatura,un traliccio,una...tela ?
Eh si ! La tela del ragno,ora ho capito !
Quella in cui mi trovo è stata costruita da mia madre,prima della mia nascita ed ha scelto per me un luogo esclusivo,dove nessuno potesse disturbarmi e io avessi modo di crescere e svilupparmi; il suo intento è già in parte riuscito,non inciampo più nelle zampe e sto allargando i miei orizzonti.
Questi occhi sono un portento,vedo benissimo,anche alcuni particolari strani intorno a me ed è inquietante vedere ai propri lati,come avessi dei retrovisori incorporati; estendo il raggio d'azione,sono un ragno da diversi minuti ed è il momento giusto di capire dove mi trovo.
Vedo una luce provenire dall'alto,non in maniera diretta,sembra schermata da una grata...no ! E' un lucernario,freddo come la luce che emana; sudicio di ruggine e polvere,trascurato come la trave da dove si estende la mia tela,che è così scheggiata e ruvida che non viene proprio voglia di avventurarsi fuori di casa.La mia rete è elastica e setosa,perché dovrei abbandonarla e rischiare di trovarmi in situazioni sgradevoli ? Comincio pian piano a muovermi lungo la trave,la luce si affievolisce ma i miei insostituibili occhi mi consentono di conoscere altri particolari della soffitta che mi ospita.
Un mucchio di cose mi attendono più in basso,oggetti usati e dimenticati,vecchi giornali e riviste di moda ormai superate,attrezzi per il giardino che ancora emanano il soave profumo della terra,ricca e grassa,dell'aiuola delle rose.
Inebriato da questo odore di libertà osservo fra gli oggetti riposti e inservibili un triciclo; chissà come si sarà divertito il bambino che lo possedeva ! Sarà rimasta in lui la passione per il gioco e il movimento o crescendo si è lasciata irretire (irretire ?  ah ah questa non la dovevo dire ) da inanimati , gelidi computers e videogames ?
Guarda cosa c'è in quell'angolo !!!
Non è possibile che ai giorni nostri ci sia ancora chi si dedica all'arte , un cavalletto da pittore,tele impolverate e disseccate,dai tratti indecisi e colori pesanti,violenti,dai soggetti quotidiani e scontati,una ferita aperta per i miei sensibilissimi occhio che percepiscono le immagini nitide e potenti...sarà stato l'hobby della madre di Triciclo.
La signora Tavolozza ha un marito pescatore,guarda quante canne e lenze,ami e galleggianti colorati,finte esche dalle forme più svariate ! Il signor Mulinello sapeva il fatto suo sull' attrezzatura per la pesca, è completa per non dire eccessiva di ogni congegno disponibile in commercio.
Perché entrambi hanno abbandonato al tempo e alla polvere i loro passatempo preferiti ?
Forse la nascita di Triciclo ha obbligato loro ad una scelta drastica. No! 
Ragiona ! Anche il giocattolo era opaco e sporco per il troppo tempo trascorso solitario in questa soffitta...cosa sarà successo ?
Ipotizzare non serve, scoprirò come sono andate le cose,ne ho tutto il tempo.
Questa notte dormirò nella mia mansarda e sognerò di essere nato in una bella casa,abitata da una piccola simpatica donna che dipinge mostruosità ogni domenica pomeriggio e un superaccessoriato pescatore che non ha mai smesso di provare disgusto a preparare l'esca,un bambino che impara ad usare le capacità in suo possesso gioco dopo gioco,sbucciandosi le ginocchia,rialzandosi urlando di rabbia ma pronto a ricominciare.
Filtra luce dall'abbaino,buongiorno,e sono più calmo e adulto di ieri;è trascorsa una notte intera e nessun rumore mi ha risvegliato dal sonno profondo che mi ha accompagnato fino all'alba.
Oggi vorrei spingermi oltre la soffitta e scoprire chi sono i miei ospiti,conoscerli,sapere di loro.
C'è una vecchia ,fradicia scala che scende al piano inferiore,poco sicura anche per un ragno; meglio che provveda personalmente alla mia sicurezza,tesserò una corda per calarmi fino al pavimento!
Non ho fatto colazione,non pretendo nessuna portata succulenta ,una mosca intera sarebbe un lusso ma almeno qualcosa da mettere nello stomaco si!
Ecco ci sono,quel tarlo andrà benissimo,una breve attesa...lunga se si ha fame,un istante per chi è vittima ed ho risolto il mio misero problema.
ora posso cominciare a tessere e il mio lavoro procede spedito fino a quando mi accorgo di un rumore fastidioso,ripetitivo,cadenzato quasi ossessivo; proviene dall'esterno ma si ripercuote anche sul mio piccolo universo. 
Emergenza ! 
La mia tela è sbatacchiata da tutte le parti ed io per non perderla mi aggrappo con le zampe e dondolo,mio malgrado,in sintonia con questo drago invisibile che scuote la mia casa,il mio mondo e non posso oppormi se non passivamente,lasciandomi maltrattare e bistrattare secondo i suoi capricci.
Sbattono le finestre,è questo il rumore terribile, ed aumenta fino a che il vecchio lucernario non resiste più alle violente sferzate del vento,un drago gelido che soffia ghiaccio e pioggia,e piange vetri.
La mia tela resisterà ? Ed io ?
Alla fine il vento si placa e scopro di avere avuto fortuna ad essere un ragno,la soffitta non è più la stessa, è svanita l'atmosfera morbida di ieri e mi aggiro fra le rovine.
La pioggia ha ucciso i quadri della signora Tavolozza,ne ha spento per sempre i colori accesi e i soggetti indefiniti,ora tutto si mescola in un rivolo cromatico e oleoso.
Quando il signor Mulinello vorrà pescare,troverà i suoi strumenti sparsi o arrugginiti o peggio... spezzati dalla furia del temporale; nessuna trota che si rispetti vorrebbe essere presa all'amo così,quasi per caso,senza stile , senza classe, ah no,proprio loro che sono così snob !
Triciclo invece sarà contento che la pioggia ha ripulito il suo destriero; ora è rosso brillante,con le ruote bianche,i pedali con le strisce arancioni rifrangenti ha perfino il campanello rotondo , grosso e sulla calotta c'è l'immagine di un tizio con grandi orecchie nere,sotto il nome...Topolino mah , chissà chi è ?
Ho ritrovato il coraggio di cominciare la discesa, aggancio la mia tela ad un corrimano e affido la mia vita a questa corda che penzola nel vuoto.
Scendo ,passo dopo passo,guardingo e curioso,vorrei conoscere l'intera storia,anche se sono spaventato.
E' solo un giorno e una notte che sono nato e già ho combattuto la fame,la paura,il vento-drago ed ora il vuoto.
Sono arrivato al piano sottostante,purtroppo deserto come la soffitta ma almeno qui l'ambiente è più confortevole,ampio e luminoso.
Sono in un corridoio,il pavimento è ricoperto di una cosa pelosa,non come me, fitta e colorata con piccoli disegni ripetitivi,credo si chiami ...moquette!
Qui si affacciano quattro porte e credo di sapere cosa c'è dietro ognuna di esse,per un ragno è uno scherzo scivolare sotto il battente ed oltrepassare l'ostacolo.
No! Non è stato uno scherzo,mi sono dovuto spiaccicare per bene per riuscire a vedere oltre!
Che strano posto questo,piastrellato fin quasi al soffitto,troppo liscio,sdrucciolevole,faticoso da esplorare, anche freddo e con congegni di cui non capisco l'utilità; quel che più mi stupisce è un grande contenitore con un buco sul fondo...che sia un finto lago ? O una fontana da camera ?
Sul bordo del "lago" c'è una spugna secca ,raggrinzita e triste perché da lungo tempo non ha contatto con l'acqua che la faceva gorgogliare e ridere a crepapelle e sprizzare d'energia,profumata di pulito,nuotare senza affondare.
E' la spugna che mi fa capire dove mi trovo,non è una fontana ne un lago,quella è una vasca e questo un bagno.
Oh,fanno bene a tenere la porta chiusa,è il posto più scivoloso che abbia visto ! Non che abbia tutta questa esperienza, sono ancora piccolino !
Esco e zampetto fino ad una apertura del muro , non è una crepa in cui introdursi e fermarsi a riposare,è proprio un ampio passaggio che mi porta in una stanza,tappezzata di manifesti con le facce più strane.
Toh , guarda c'è ancora quello del campanello del triciclo !!!
Deve essere un tizio popolare !
C'è anche un letto,enorme penso io, ha anche le sponde per non precipitare di sotto,sarebbe un bel salto ,a spanne alto quanto una tela ben tessuta.
Tante facce spuntano dal cestone sotto la finestra,il clown,la tigre ,il cagnolino ,la bambola e solitario il trenino senza le sue rotaie.
Osservo meglio quei  volti e mi rendo conto che anche loro sono trascurati come la spugna del lago e come tutto il resto,schiacciati sotto il peso del tempo che appoggiato sopra loro non vuole andarsene.
C'è un altro posto che vorrei vedere , si apre di fronte a questa stanza,è più spazioso e se precedentemente ero convinto di avere visto qualcosa di grande ora sono costretto a ricredermi!
Questo è il più ! Maggiormente !!! Enormemente!!!
Grandissimamente spazio che ragno abbia mai visto !!!
Sfarzoso nei tessuti , quasi più serici dei miei,per le tende,tappeti e poltrone ; ampio il respiro fra mobili e luci ; molto confortevole.
Questa notte vorrei trascorrerla qui,penzoloni dalla specchiera ad ammirare tanta armonia,ampiezza e ricchezza dei particolari.
Notte !
L'euforia di questa nuova avventura mi ha abbandonato, dopo avere riposato sono più incline all'osservazione ed infatti ho notato,con ritardo , solamente questa mattina che ai piedi della specchiera c'è una strana cornice di legno in cui tre facce mi sorridono...e se...forse sono Tavolozza,Mulinello e Triciclo ; c'è un vetro fra loro e me ,tutto screpolato e ingiallito ; è una fotografia di tantissimo tempo fa . A chi stavano sorridendo ?
Devo ancora visitare una stanza e mi incammino in quella direzione quando incontro la cosa più spaventosa che abbia conosciuto fino ad ora.
E' vero che sono nato da poco, ma avrei volentieri evitato questa esperienza.
Ora, senza che nessun rumore o scricchiolio o soffio mi allertasse,mi sono trovato davanti il più temibile animale che mai natura creò...era una tigre
piccola di taglia , soffiava e inarcava la schiena,gonfiava il pelo , pronta a sferrare l'attacco...No! E' un gatto !
Mi faccio piccolo e cerco di rendermi invisibile,resto immobile e fisso quegli occhi verdi , attraversati da una lamina fredda e sottile come l'acciaio ,astuti e attenti al minimo movimento.
Perché si interessa proprio a me ?
Non valgo la metà,che dico ?; un quarto del suo pasto , eppure mi scruta come fossi un panino, si avvicina, si blocca , sta per toccarmi...sento il suo fiato sul mio piccolo corpicino...ancora un momento ed è finita ...per sempre.
Una zampa si leva su di me ,mi rovescia su un lato,mi rivolta ancora .AIUTO !
Il suo muso si allontana e sono di nuovo libero,non si interessa a me , non per fame almeno,per lui sono solo qualcosa di curioso,solo questo.
Si allontana , miagolando di fame e di noia...poveraccio ,nemmeno un topolino per distrarsi un po !
Dopo avere affrontato questa situazione chiunque si sarebbe rifugiato in un angolo della parete e non avrebbe più mosso zampa.
 Ripensandoci mi resi conto che non ero morto solo perché non avevo interessato a sufficienza il mio possibile aggressore ne come vivanda ne come giocattolo . 
Sospirone !
Ora la via era sgombra da pericoli visibili e imminenti e raggiunsi l'ultima stanza in fondo al corridoio.
L'arredamento era minimo ed essenziale,piuttosto deludente dopo la meravigliosa stanza di Mulinello e Tavolozza e niente dell' allegria della camera di Triciclo.
Scaffali su tre pareti e scarpe e valigie , documenti e vecchie trapunte , un termosifone elettrico,un amaca mai usata,un poster dietro la porta su cui spiccava una spiaggia caraibica dove nessun umano aveva mai messo piede.
Deluso , mi fermai a riposare, era sempre un comodo posto per fare una siesta ma il mio pensiero andava sempre a quella fotografia.
Incrollabile, volevo tenacemente scoprire dove fossero finiti questi simpatici pasticcioni, gli abitanti della casa.
E' già pomeriggio , ora di muoversi,vado a vedere se i miei amici sono in soggiorno , giù d'abbasso !
Questa volta raggiungere il piano di sotto è agevole , non devo lavorare in prima persona,c'è una comoda scala ricoperta della stessa moquette del corridoio che giunge fino all'ingresso,sulla destra il soggiorno,a sinistra la cucina.
La cucina...sperando di trovare una tavola apparecchiata con amore,lucide stoviglie e fiori al centro e nell'aria un profumo di cibo semplice e appetitoso.
Che delusione, qui è uno sfacelo,nessun preparativo in corso e ancor peggio nessuno a preparare ; il tormento maggiore mi è dato dal rubinetto dell' acquaio che continua a sgocciolare e ciò avviene ormai da molto tempo a giudicare dalla ruggine sul fondo del lavandini,
Insomma ! Dove siete tutti ?
Forse in soggiorno ad ascoltare musica ?
No! Non si sente nessun suono ! Magari stanno leggendo e questo si fa in silenzio, ecco perché non li sento parlare fra loro o muoversi mollemente sul divano.
Bella questa stanza , illuminata su due lati da ampie vetrate che spaziano sul giardino da un lato e sulla veranda dall'altro...bella è bella ...ma inanimata, deserta e abbandonata come tutta la casa.
Avrei voluto solo dirvi : eccomi qui,sono Ragno e sono nato nella vostra soffitta,sono felice di vivere con voi in questa casa piena di sorprese!!!
Se non posso avere la vostra compagnia , allora mi accontento di vivere la mia libertà...sceglierò il giardino , un luogo meraviglioso per vivere , con i suoi aromi di fiori,foglie,terra e aria.
E' la mia prima notte fuori casa , ormai sono adulto e la voglio memorabile.
Tesserò una tela dove non dovrei , se voi foste qui; fra le rose !
Sono così inebriato da questa nuova esperienza che il giorno mi sorprende nel peggiore dei modi.
Dal mio osservatorio vedo un uomo con in mano un cartello,sopra c'è scritto
" IN VENDITA" ...sono certo non sia Mulinello, questo calpesta il prato invece di percorrere il vialetto !
Credevo di essere al sicuro nel mio rifugio nel roseto ma questo barbaro era proprio sopra di me,con quel cartello...minaccioso...e si prepara a conficcarlo proprio al centro dell'aiuola .
ATTENTO ! 
Ci sono io,Ragno , custode di questa casa !
Non sfuggo al colpo,vibrato con forza e noncuranza. EHI ! Sono qui sotto ! Non voglio morire prima di aver saputo tutta la storia.
DICO A TE !
Sto morendo , trafitto ; per un ragno così giovane è inconsueto e prematuro.
Che tristezza , non saprò mai cosa è successo,tu potresti dirlo...per favore...
Le ultime parole che capisco sono distorte ; cosa avrà voluto dire  '
...questa casa ha smesso di essere tale quando un giovane fiore è spirato...



Mi sono permessa questa pazzia, avevo promesso ad un amico che avrei provato a raccontare una storia...questo è il mio regalo sotto l'albero per te
                                      
                                     AUGURI !

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