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lunedì 9 marzo 2015

SMARRITA



Tremante come chi si specchia in una pozzanghera lasciata dalla pioggia,
offuscata immagine riflessa da uno specchio sporco,
così la mente  si perde in se stessa per il troppo pensare,
torturando l'inconscio per sopraffare il reale,
dominarlo.
Smarrita strada retta,rassicurante e conosciuta cede il passo a un avventuroso viaggio su sterrate,sassose vie.
Lì,con fatica immane il pensiero si deforma e nascono idee e arte.
Non esiste l'arte comoda,cortigiana di salotto borghese; per essere tale deve essere frutto di errori, fraintendimenti e delitti.
L'arte è assassina, uccide la logica e mette al mondo figli strani e bellissimi 
sofferenti anch'essi ,al solo scopo di donarci pace nel goderne.
E' l'angoscia dell'artista che osserviamo in una pennellata o in un testo...
...l'arte è continua confessione di limiti e mancanze,depravazioni e tabù infranti.
E' mille cose e un'altra ancora,infinita.



.

4 commenti:

  1. "...Lì, con fatica immane il pensiero si deforma e nascono idee e arte."

    Con fatica immane:
    chi crede che la strada dell'arte sia una facile scorciatoia alla "felicità" - o anche solo alla "realizzazione di sé stessi" - prende un grosso abbaglio, e non sarà mai, ma proprio mai un artista.
    La via dell'arte è lavoro, lavoro, e ancora lavoro. Anche quando la si pratica per "diletto", l'arte richiede molto, moltissimo del nostro essere, del nostro tempo, del nostro pensiero e del nostro sangue.
    No, non ci si siede sul prato in cima alla collina ad attendere l'ispirazione. Nossignori. Piuttosto si scava, a fatica, nella miniera del proprio talento, più o meno ricca, più o meno magra, per strapparne qualche pietruzza, qualche frammento, qualche scheggia di un qualche valore. E ogni giorno, ogni dannato giorno, occorre discendere in quella miniera, che è scura, scomoda e spaventosa, e non sempre vi si esce con qualcosa in mano che valga la pena...

    L'era edonistica e "facile" che attraversiamo, in questa civiltà ormai mortalmente malata, è arida, soffocante, pessimo terreno di cultura per l'arte, ahimè, per ogni arte.
    Per questo chi ha in sé questa missione deve lavorare ancor più duramente, e deve mettere ancor più allo scoperto i propri nervi e la propria esistenza...
    Questo, non altro, è l'arte, nel farla.
    E per questo è così rara e preziosa.
    E per questo pochissim - pochissimi! -i sono coloro che possono (e debbono) realizzarla.
    Come testimoni - martiri nel senso etimologico - della più autentica essenza dell'umano.

    Grazie Rossella, per queste riflessioni, che come vedi - come un sassolino che cade nello stagno - suscitano altre riflessioni, che suscitano altre riflessioni, e poi ancora altre, e altre, e altre...

    Tua
    Marianna

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  2. E altro ancora ...si Marianna il succo è questo,provare a spiegare prima a se stessi e quando possibile a diffondere il messaggio che gli artisti piccoli o grandi cercano di trasmetterci.La consapevolezza di cosa ci sia veramente dietro un'opera potrebbe salvarci dal declino,dalla piattezza di questa società dell'apparenza e non dell'appartenenza.
    Almeno lo spero.
    Grazie del tempo e dell'attenzione che mi hai dedicato, un abbraccio.
    Rossella

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    1. Evidentemente, non ci si ritrova, nel pensiero corrente, forse si vorrebbe qualcosa di piu rassicurante, di più gratificante, ma non arriva e allora ci si rifugia nel pensiero, ma il pensiero senza un fine non ci soddisfa! quindi ci si rifugia in un'altra forma di pensiero, cioè il pensiero che nasce apposta per plasmarlo a proprio piacimento, come fa il pittore che dipinge l'immagine a proprio piacimento, ed ecco l'arte! Allora l'arte ci permette di volare in cieli che rappresentano il nostro io, ci permette di far essere cio che non è e forse ci rende piu sereni, o magari apre una porta all'interno della quale troveremo ancora cosa sulle quali rimuginare ancora!

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  3. Grazie del commento Almo ; mi concedevo il lusso di pensare a chi fa arte non chi ne fruisce, al tormento e alla fatica di creare.
    Hai ragione quando dici che l'arte ci fa volare; al tempo stesso ci pone a fronte della realtà del nostro ego, del vissuto e del futuro.
    Un caro saluto
    Rossella

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