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mercoledì 27 gennaio 2016

BRAGHETTONI SI NASCE O SI DIVENTA ?



" Ciò che è stato l'amore per i narratori e i poeti,
il nudo lo fu per gli artisti della forma."

                                                           Paul Valéry

La vicenda delle statue dei Musei Capitolini coperte delle loro nudità da un lato fa sorridere , dall'altro tanto riflettere.
Ancora non è chiaro chi abbia avuto la brillante idea ma corre voce che Daniele da Volterra intenda fare causa a Palazzo Chigi per concorrenza sleale.
Egli si avvalse di panneggi o vestimenti , di foglie di fico per celare allo sguardo le impure nudezze; al più prese a scalpellate la statua di S.Biagio che pareva guardare la schiena di Santa Caterina .
Pensate cosa sarebbe stato il "Giudizio Universale " se avesse coperto i genitali con la riproduzione di due assi inchiodate !
Un cartoon di Willy Coyote !
Avesse avuto lui cartone a sufficienza !
Le Roy Merlin !
Avrebbe inventato la contro soffittatura e richiesto il brevetto.
" Si eseguono lavori veloci e ragguardevoli di censura senza che una sola goccia ricada sui mosaici sottostanti "
Questo il lazzo che da la stura a una riflessione poco più seria.

Non perdiamo mai l'occasione di fare imbarazzanti ,magre figure ogni volta che ci troviamo nel contesto i politica estera, internazionale.
Le braghe le abbiamo calate noi .

In occasione della visita di Stato , la prima in Europa dopo lungo tempo del Presidente iraniano Rouhani e dopo il ristabilirsi dei rapporti dell'Iran con il resto del mondo,l'intento per entrambe le parti era ristabilire rapporti si politici ma anche culturali .
Ecco appunto , culturali.
Non vedo quale sia il motivo di questa vestizione abborracciata e lasciatemelo dire becera.
Da migliaia di anni viviamo immersi nell'arte classica , in primis i Greci e i Romani.
Tante sono le civiltà che celebrano la bellezza e l'armonia osservando e riproducendo i corpi nudi senza alcun prurito; è armonia con l'universo, è amarsi nel profondo.
Abitiamo il nostro corpo ed è lui che ci veste , sia esso scultoreo e perfetto,sia greve e stanco ci rappresenta ; siamo noi stessi.
Quel gesto di "inscatolare " statue di altissimo pregio come fossero barattoli di pelati mi ha indignato e offeso.
Abbiamo rinunciato al nostro pregresso,alle nostre radici.
Se incontro deve essere lo sia, sia un confronto,un dialogo non il gioco del no.
Entrando in moschea per rispetto ci togliamo le scarpe e godiamo della stupenda architettura.
Allo stesso modo chi visita il nostro Paese ne colga lo spirito e lo rispetti.
Questo è rispetto reciproco e su questo molto si è sbagliato da parte dei nostri politicanti o presunti tali .
Concludendo ,ci hanno reso una civiltà in vendita,incapace di dignità.
Schiena dritta ?
Quando ?


3 commenti:

  1. Cara,
    è talmente scontato che noi due concordiamo che questo commento sembrerebbe del tutto ridondante, ma non lo è in realtà, come vedrai.

    ...E se invece fosse una performance artistica di avanguardia? Una operazione alla Duchamp, o alla Piero Manzoni, ad esempio?
    Va bene, lui, quel Manzoni (non l'A.M. di Quel Ramo del Lago di Como), inscatolava la merda ("Artist's shit" - 1961), i nostri politicanti la merda la assumono come forma di pensiero, e inscatolano la Bellezza... Ma il senso dell'operazione non potrebbe essere molto simile? Dopo Marinetti, li abbiamo uccisi o no i Chiari di Luna?
    E i culi e le tette dei nostri rotocalchi, sono Arte, o provocazione, o semplice fogna? E - in campo letterario - libri tipo 50sfumature sono la nuova frontiera letteraria occidentale, oppure la versione luci rosse (scritta male, letta peggio) di Liala?
    E l'Iraniano con barba in questione, è il profeta del nuovo millennio, oppure uno che con 'sta roba, almeno questa (il resto non dico), non c'entra nulla, poveraccio...

    Vedi quante riflessioni si possono fare in calce (o in culo, per meglio dire) a questa operazione di "alta politica internazionale"?
    Noi al governo (locale o nazionale, adesso si accapigliano per la paternità del gesto, dopo averlo fatto per alcuni Rolex abbastanza pacchiani, con scatola) magari non abbiamo dei "politici", scopriamo ora, ma degli artisti (inconsapevoli?) post-dada. Che bello!

    Oppure, adesso mi hai messo una pulce nell'orecchio Rossa, si tratta di pura, elementare, crassa ignoranza? Ignoranza e deficienza, anche politica e diplomatica?

    E soprattutto, dopo aver riso fino alle lacrime, e poi pianto per depressione, cosa ci parliamo ancora a fare?
    Ogni Paese ha i politici che si merita, no? Così è, se vi pare...

    Un abbraccio, amica mia, qui ci vuole!

    Marianna

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  2. Grazie Marianna , la conclusione che richiama Pirandello rende in estrema sintesi quel che il destino culturale e politico riserva a questo miserrimo Paese .
    Ancoriamoci ai pochi ,veri intellettuali rimasti o agli artigiani del pensiero come tu ed io siamo e continuiamo a fare circolare idee e provocazioni; chissà , magari succede che almeno uno si soffermi e dimostri interesse; sarà questa la vittoria di noi formichine amanti del bello e del possibile.
    Un abbraccio
    Rossella

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  3. Che bella mini-definizione "artigiani del pensiero", cara!
    La adotto subito. Questo tu ed io siamo, senza vanto, ma con un certo orgoglio sì, ci venga concesso.

    Tua
    Mari

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