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I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

venerdì 20 maggio 2016

APERTA PARENTESI



Chi mi conosce bene sa che raramente tratto a caldo emozioni e sentimenti  preferisco farli decantare e avere così un migliore approccio .
Ma non è questo il caso,sento la necessità di stigmatizzare una situazione verificatasi ieri.
Giro d'Italia.
Succede che al termine della tappa il "signor" Greipel,peraltro con la maglia rossa sulle spalle senza altro motivo di farsi i suoi comodi si ritiri dalla corsa.
Qualche nota; primo non si umiliano tifosi e atleti di mezzo mondo che da innumerevoli edizioni onorano maglia e gara.
Non è la corsa della Pro Loco sponsorizzata dal forno Melli e se ti serviva come test preparatorio in ottica Tour potevi evitare; ti allenavi con la tua squadra e non insultavi così pesantemente nessuno.
Ricordo al "signor" Graipel che il Giro è storia e cultura; che quando la tappa è vicina è una festa per tutti,grandi e piccoli.
Lo seguiva mio nonno per radio,con le radiocronache di Claudio Ferretti; poi mio padre quando la tv ci proponeva i commenti di Zavoli e poi di DeZan e ai miei tempi conduttori come Bulbarelli,Cassani ed ora Martinello.
Un invito "signor" Greipel,la prossima volta resti a casa; di lei facciamo volentieri a meno..
Non si sputa sulla storica corsa,si rispetta.
E questo un vero atleta e sportivo dovrebbe saperlo !

martedì 3 maggio 2016

ODE AL CAPPELLETTO



I cappelletti non sono un piatto,sono un rito che si tramanda in famiglia dai nonni ai nipoti.Ognuna con le sue varianti ma il senso resta questo.
Il primo ingrediente, indispensabile,è l'amore per il gusto e il godere insieme di sapori e delle tradizioni.
Mano ai tegami !

Il giorno avanti si prepara il ripieno ; macinato misto e battuto di prosciutto crudo da rosolare piano piano, senza fretta e quando sarà stracotto e stanco per avere dato il meglio di se un uovo di rinforzo, un pizzico di pangrattato, parmigiano in abbondanza e noce moscata a conferire quel inconfondibile profumo.
E' il giorno dopo che inizia la magia.
Il tagliere di legno chiaro e leggero,il mattarello robusto e nonna che prepara la sfoglia; con sapienza ;vederla all'opera è una meraviglia,energia e mestiere da restarne ammirati.
Incide sul giallo velo quadretti dentellati e noi intorno pronti a riempirli e ripiegarli ad arte perché siano tutti uguali come ci ha insegnato a fare.
Occorre tempo e si parla mentre si lavora, senza fretta,la radio accesa e la memoria che sgorga dalla bocca.
Racconti di gioventù e noi a fare domande ingenue;in fondo che ne sapevamo della vita ? Nulla,ma tramandare tradizioni e sentimenti è una lezione che ho imparato.
Quanta bellezza c'è nel condividere lavoro,esperienza,ricordi e sogni.
Quando alla fine si va a tavola insieme al piatto ci siamo noi,nella nostra interezza,a specchio nel brodo fumante a raccontare di vita e amore infinito per la nostra terra.
Nostalgia? Forse si ma che bello che era.



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