benvenuti

I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

martedì 16 maggio 2017

dal mio blog "Homo Brontholis"



Adattarsi non significa scivolare sui problemi per evitarli ma tentare di fronteggiare al meglio gli eventi che quotidianamente la vita ci propone.
Illustri etologi affermano che l'evoluzione non dipende da altro che dalla capacità di adattamento della specie. 
Qualunque,con una sola eccezione :l'Homo Brontholis !
La mia città è prossima a vivere un bellissimo evento di sport che non capita spesso;sarà arrivo di tappa del Giro d'Italia con permanenza e ripartenza il giorno dopo.
Se vi devo spiegare che parlo di ciclismo vi tolgo il saluto !
Per come la vedo io è una festa per la città, è un modo per farla conoscere a chi non ha mai pensato di venire a farci visita e magari ingolosirlo a farlo.
Il ciclismo è espressione di democrazia.
Porta gioia transitando sotto i balconi e nelle vie ,colora la strada,ti fa ascoltare il fruscio delle ruote.
Il costo del biglietto è la passione,nulla di più.
Qui entra in gioco l'Homo Brontholis !
Ovvio che per godere di due giorni di spettacolo puro alcuni disagi verranno a verificarsi;per quanto rodati ed esperti gli organizzatori devono sempre fare i conti con la viabilità e ricordiamoci che le nostre città non sono squadrate tipo Los Angeles.
Hanno origini antiche per cui sono piccole e tortuose in molti dei bei borghi che il Giro attraversa per cui alcune vengono chiuse,in altre modificato il senso di circolazione.
E qui iniziano le critiche .
Fioccano !
Ragazzi non si può avere tutto,bisogna anche sapere essere duttili.
Organizzatevi,si può e ancora non è reato.
Esempio:oggi Posta,Banca,e scorte per Micio Pippo che ha una dieta particolare da seguire.
Domani spesa così da non essere l'ennesima cogliona che congestionerà il traffico nei due giorni cruciali dell'evento.
Credetemi si può! 
Doppio vantaggio; con la mia bici andrò a godere dell'arrivo e sarà gioia per chiunque degli atleti partecipanti.Una specie di tifo annullato fino a fine tappa come quando si abbuona il ritardo ai tre chilometri in caso di caduta nelle tappe con arrivo in volata.
La mattina dopo li vedrò sfilare verso il chilometro zero riconoscente della gradita visita.
Alla faccia dei brontoloni cui non va mai bene niente lo si faccia o meno,mi sarò divertita e non importa se si è verificato qualche disagio.

Due giorni non sono la vita ma quanta vita in quei due giorni.


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sabato 29 aprile 2017

dal mio blog:"La grande stanchezza"



Parafrasando il titolo del famoso film di Sorrentino "La grande bellezza"mi avventuro in una sconsolata analisi delle primarie cui si sottoporranno domani tre candidati PD per la leadership di un partito tristissimo,frantumato,distrutto da una grave malattia,l'egocentrismo.
Un partito, un gruppo chiamatelo come volete si crea fondendo idee,valori e dialogando signori cari,non azzuffandosi come galli nell'aia.
Domani invece una sparuta compagine andrà ai gazebo per scegliere fra un ducetto che ancora non ha capito che vincere le primarie non è necessariamente un ticket per vincere le elezioni politiche e conseguente reincarico alla Presidenza del Consiglio.
Il secondo contendente è un ruvido ex magistrato che per quanto mi risulti dice e disdice; direi ondivago per fargli un regalo grande.
Infine l'Orlando Pietoso,ministro di un governo a guida PD ,renziano della prima ora che si adatta al ruolo di sfidante cui non crede nemmeno lui,figurati noi.
Per farla corta domani andrà in scena l'ennesima farsa del PD con il finale già scritto.
Renzi avrà partita facile ma per la sinistra si aprirà un baratro di credibilità.
E un grande vuoto in molti di noi.



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martedì 18 aprile 2017

dal mio blog:"Un bambino"




Un bambino insegna sempre tre cose ad un adulto.
Ad essere contento senza motivo.
Ad essere sempre occupato con qualcosa.
A pretendere con ogni sua forza quello che si desidera.

Una semplice frase che da adito a diverse riflessioni.
Sempre che la premessa sia un teorema e non un corollario mi chiedo se davvero crescendo s'impara;a me pare di no o meglio impariamo l'arte del compromesso in primo luogo verso noi stessi; fingiamo una serenità che abbiamo perso da molto tempo afflitti dagli inciampi della vita.
Facciamo buon viso a un lavoro che non ci soddisfa pur d portare a casa la pagnotta.Abbiamo fatto stracci dei desideri più nobili che avevamo a quell'età.
Rivendico l'ultima possibilità di tornare bambino per non perdere crescendo quelle meravigliose visioni di vita, quelle tracce lievi e sicure aperte allo stupore e alla speranza.
E come quel bambino lo pretendo con ogni mia forza.