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I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

giovedì 24 aprile 2014

LA LEGGENDA DEL CORRIERE



Era una notte di dicembre,una di quelle notti in cui nessun viandante osa avventurarsi fuori dal riparo della sua abitazione .
Il vento soffiava gelido dal nord,e mentre spesse coltri di nubi nere si addensavano a nascondere la prima falce di luna,accecanti lampi all'orizzonte erano un chiaro presagio di tempesta.
Una figura solitaria avanzava nell'oscurità incipiente,arrancava stoicamente nella neve che raggiungeva le ginocchia.Dense nuvole di vapore fuoriuscivano dalla bocca spalancata dalla fatica .Un voluminoso pacco era legato alla schiena curva, piegata in due per sopportare il pesante fardello.
Nell' inquietante buio della notte,un solo segno distintivo spiccava sulla sua giubba di pelle incrostata di ghiaccio . la sigla dell' azienda.
Il corriere si fermò ansimante quando si accorse di essere giunto infine al perimetro del  villaggio .Ce l'aveva quasi fatta .
Estrasse con mani tremanti da una tasca la bolla di consegna per controllare ancora una volta l'indirizzo esatto per la sua vitale consegna.
Ma le dita ormai congelate non avevano più forza e un potente refolo di vento strappò via la gelida carta dalla sua presa inconsistente.
La bolla scomparve in pochi istanti dalla sua vista.
Affranto ma non sconfitto, il coraggioso corriere non si diede per vinto.
Avrebbe trovato comunque la casa giusta,il suo lavoro era troppo importante.
In fondo,il villaggio era costituito da un'unica via,ora lastricata di ghiaccio,e le abitazioni erano in tutto solo otto.Ce la poteva fare.
I suoi scarponi chiodati fecero di nuovo presa sull'insidiosa superficie e lo portarono all'interno del villaggio.
Si lasciò dietro una piccola chiazza di sangue proveniente dal suo polpaccio sinistro. Aveva dovuto combattere persino con i lupi per avvivare sin laggiù.
Ma li aveva sconfitti.
Ormai allo stremo delle forze il corriere raggiunse la prima umile casa di legno,e col rischio di frantumarsi le nocche assiderate , bussò con forza.
Attese.
Bussò di nuovo.
Nulla.
L'unico rumore che riusciva a percepire era quello del vento che gli urlava nelle orecchie ,e dalla casa non proveniva alcuna luce.
Se questa fosse stata la casa giusta avrebbe dovuto lasciare il biglietto per l'assenza del destinatario e avrebbe dovuto portare la merce un altro giorno.
L'idea lo terrorizzava , ma l'avrebbe fatto volentieri. Lui era un corriere .
Qualcosa, forse un rumore attutito,lo fece voltare.
Davanti a lui si stagliava imponente un'enorme belva dalle fauci spalancate.
Un orso bianco, e attaccata con il ghiaccio al suo irto pelo candido ,vi era la bolla di consegna un tempo perduta .
L'orso ruggì e si gettò famelico verso l'indomito corriere.Nello stesso istante la porta della casa si apriva , un vecchio tremante avvolto in una sudicia coperta puntava una doppietta verso il cranio della bestia.
Il corriere schivò l'attacco dell'orso con una agilità che non sapeva di avere .
Con rapida mossa strappò la bolla dall'animale,estrasse una penna dal giubbotto e lasciò tutto all'incredulo vecchio.
"Presto la firmi ! Io lo terrò a bada !" 
Furono le coraggiose parole del corriere.
A qualcuno doveva pur consegnare quel pacco,oppure la sua missione sarebbe completamente fallita .
Il vecchio si chinò e ubbidiente fece come il corriere gli aveva ordinato .
l'orso tornò alla carica e una sua artigliata squarciò il petto del valoroso,liberando però il pesante pacco dai legacci.
Il primo pensiero del corriere , attraverso la nebbia di dolore che gli invadeva la mente , andò alla merce nel pacco .
Pregò che nella caduta non si fosse danneggiata .
L'orso si scagliò nuovamente sulla sua preda e le sue fauci si chiusero sulla sua gola facendone scaturire un getto scarlatto.
L'uomo cadde , e nel suo ultimo istante di vita,girò il suo sguardo verso il vecchio.
Aveva firmato, la sua morte non sarebbe stata vana.
Due spari improvvisi echeggiarono nella via deserta , e anche la famelica bestia rovinò al suolo esanime .
I tre uomini più robusti del villaggio furono chiamati per prendere il pacco e portarlo nella casa del vecchio , il quale riconoscente , fece erigere un mausoleo in onore del corriere , che aveva accettato anche l'estremo sacrificio pur di non fallire al suo compito .





                                                            anonimo 

p.s. Molti,a diverso titolo sfidano la vita,chi coscientemente,chi vessato,intimidito o umiliato .


                                            Sia sempre Primo Maggio !

sabato 12 aprile 2014

LIBERTA' E FELICITA'



Non è così scontato,  d'altra parte niente è facile , ho iniziato questa riflessione molte volte ma non riuscivo a trovare un'immagine che rendesse l'idea , che potesse dare fisicità e corpo , sostegno .

Poi di colpo...

Quando penso alla libertà il primo pensiero è il sorriso ampio 
 aperto e fiducioso di un bambino 
lo immagino libero di crescere, di ridere , di imbrattarsi le mani di terra , di macchiarsi i vestiti di colori ;
Libero di sbucciarsi le ginocchia per avere voluto misurare i suoi limiti , orgoglioso per avere superato la prova , e pronto a una nuova sfida con se stesso .

Forse è questa la felicità , liberi di sbagliare e ricominciare a sognare , 
liberi di essere felici .