benvenuti

I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

lunedì 29 aprile 2013

SCADENZE



Sfortunata
dolcissima donna
i frammenti d'amore sono
 macerie difficili da smaltire
poche ore per vivere un sogno
il suo
poi si rovesciò il mondo
 l'orizzonte stinse
quando la polvere si depositò
i sentimenti implosi sedimentati
il dolore e il tormento
parzialmente sedati
alla fine 
subentrò la quiete
forse non ci sarà un nuovo amore
assomiglierà...è tanto per chi non ha speranza .

venerdì 26 aprile 2013

ASSENZE



... se manchi a qualcuno
questo ti cercherà
ti troverà
fosse un sussurro 
un grido
un pensiero 


se non lo fa non gli manchi davvero
perchè alle persone belle
è difficile rinunciare
così come non è possibile
negare amore
a chi desiderando
viene respinto.

giovedì 25 aprile 2013

LE PAROLE MAI DETTE



        Le parole mai dette
arrivano tardi alla mente 
ed appaiono chiare
quando ormai non 
servono più.

E rimane il silenzio
l'attesa di nuovi suoni
mentre nella memoria
sfilano gli errori vissuti
ed ancora da vivere.

Lui non c'è più
e solo ora mille discorsi
affiorano alla mente
mille canzoni d'amore
mille dolcezze
per carezzare l'anima.

Persa nella tua stanza
buia di solitudini.

martedì 23 aprile 2013

RIGOVERNO



 Indispensabile  l'ammollo
sbianca 
svuota  ogni tessuto
sia pelle o anima
profuma 
 strizza con forti mani le parole 
sgrida i pensieri 
li striglia
fino a quando 
scorre fresca l'acqua 
che sciacqua 
 macchie e sbagli
 disperde colpe e desideri 
a volte capita sia così
anche nella mente ...
qualche volta è meglio
rifare il bucato...
e stenderlo al sole...

domenica 21 aprile 2013

NELLE TASCHE E NEL CUORE



La speranza è leggera

mettila in tasca

le faccia compagnia la fiducia

poi come fosse un fazzoletto

si ripiega il tutto

asciugandosi gli occhi 




mercoledì 17 aprile 2013

PERCORSI



                             



... rughe 
 sincere
 disegno  di un'esistenza 
come un sentiero...
basta una carezza
percorri le curve
e capisci la vita
senza fare male
con dolcezza
risvegliando quello che la pelle ancora ricorda
 sottilissime 
impercettibili
emozioni
 verità difficili da masticare ...
quasi impossibile da accettare
si , quasi 
...ma si può fare !



domenica 14 aprile 2013

...TORNANDO A CASA...



...c'è differenza ...


fra l'abbraccio di chi ti vuol bene
di chi ti ama 

nel primo puoi respirare
staccarti tornare a casa sola

il secondo ti leva il fiato
non puoi tornare a casa

perchè sei già arrivata...

NULLA D'AGGIUNGERE



La ricetta della felicità ?

...semplice

petunie colorate

ciuffi di lantana

una piantina di rosmarino

...gerani sui balconi

e garofani nei viali

...ora uscite e respirate

è profumo di primavera !

mercoledì 10 aprile 2013

LA VISITA



...si
pare una cosetta semplice
la temo sempre 
per me significa sempre 
un nuovo spacco 
nel labbro 
che sanguina ancora


di felicità...

ci sei riuscita Ross !


martedì 9 aprile 2013

PAPA' MI FAI MALE



Questa è una storia vera 
se non la leggi tutta e lasci perdere vuol dire che non hai un'anima !

Io mi chiamo Kriss, ho tre anni , i miei occhi sono gonfi,non posso vedere.
Devo essere stupido,cattivo,cos'altro può essere perchè mio padre sia così arrabbiato!
Voglio essere più buono,voglio essere anche più bello allora forse la mia mamma mi abbraccerà per una volta.
Non posso fare uno sbaglio
non posso parlare per niente perchè se lo faccio mi chiudono per tutto il giorno.
Quando mia madre tornerà cercherò di essere buono e forse me la svignerò  e verrò colpito una sola volta questa notte.
Ho appena sentito il rumore di una macchina mio babbo sta tornando dal bar di Charly.
Lo sento come bestemmia,sento anche il mio nome .
Mi attacco al muro,cerco di nascondermi dai suoi occhi maligni.
Ho tanta paura adesso,ho cominciato a piangere,mi trova che sto piangendo e mi dice parole brutte,mi dice che è colpa mia se ha problemi col lavoro.
Lui mi colpisce e mi da calci.
Alla fine riesco a scappare e corro verso la porta; lui l'ha già chiusa a chiave,piango e grido di paura.
Lui mi prende e mi tira verso il muro durissimo, cado a terra,con le ossa quasi rotte e mio babbo continua a dirmi parole ancora più brutte.
"Mi dispiace " grido io ,ma ormai è troppo tardi...
il viso è curvato,non riesco a descrivere la forma ...
...la sofferenza ed il dolore , ancora e ancora.
Oh mio Dio ,abbi pietà,fallo smettere.
E lui alla fine smette e va verso la porta ,finchè io sto senza muovermi,sdraiato a terra.
Il mio nome è Kriss ,ho tre anni,e questa sera mio babbo mi ha ucciso; anche tu puoi aiutarmi.
La mia anima soffre.
Se leggi questo e non lasci perdere ,pregherò per il vostro perdono ma dovreste essere persone senza cuore se la mia storia non vi ha fatto commuovere.



Ho pianto leggendo e pianto scrivendo 
 non è questo che tutela l'infanzia violata ...

                 
                             

lunedì 8 aprile 2013

SILVIO FELIZIANI poeta



Sono stanco. Stanco di non capire nulla di questa vita e delle sue condizioni.Stanco di combattere da solo nei miei silenzi.Ed ancora qui,solo come sempre,a contare i secondi che m'imprigionano in questa noia.Gli attimi interminabili del tempo che scorre inesorabile mi si scagliano addosso,e fanno un rumore d'un silenzio assurdo,il cui eco rimbomba nelle mie orecchie sorde.Aspetto l'alba di un giorno nuovo,che forse sarà già iniziato,o che forse, non inizierà mai.
Distratto, vedo scorrermi addosso volti sconosciuti,che scivolano via come pioggia di primavera.Vi è mai capitato di svegliarvi di buon ora ed aprire una tenda e vedere un solo pallido che flebilmente tenta di riscaldarvi ?
Ed avete mai abbassato gli occhi per notare quel fiorellino rosso,gelata dalla rugiada ,che vi chiede insistentemente di guardarlo finchè i nostri occhi non saranno pieni d'amore?
Ed è stato allora che il tempo si è fermato,ed ogni singolo attimo è divenuto infinito,e condizione alla quale siamo solo attitudini.Ora ogni emozione è amplificata,perchè vive nella mia mente,e lascerà inesorabile ,il suo segno.La mia voce è ,al solito, un foglio ed una penna...ma è giusto così...
Solo così riesco a parlare, a dare forma e vita ai miei pensieri.
Solo così so vincere le condizioni intorno che ti rendono schiavo dell'oggi e trasformano il domani in utopia.Sono ancora fermo nell'attesa,rincorrendo chimere e crescendo negli attimi impercettibili di una sensazione .
E intanto lavo via la noia col silenzio d'una lacrima...



venerdì 5 aprile 2013

REGGIANI E NON , BUTTATE UN OCCHIO !!!"



                                          6/7 Aprile

                                        a Reggio Emilia

                                     VIA ROMA IN BUSKERS


Animazione, spettacoli e musica dal vivo
stands di artigianato e prodotti tipici
bancarelle di curiosità
statue viventi
e tanto , tanto altro ancora.

In via Roma , fra la via Emilia e l'arco di S. Croce
piazza Scapinelli e 
piasa dal Popol Giost
piazzale Duca degli Abruzzi
dalle ore 9 alle 19.

se piove vi aspettiamo anche con l'ombrello
senza problemi.

L'infopoint di Emergency è operativo
potremo parlare di pace , di sogni e di speranze.

QUINDICI ANNI DI VITA



E' difficile raccontare questa storia senza retorica.
Ci provo,ma non garantisco niente.In questa storia ci sono un bambino,una mina antiuomo,un mutilato,un professore.
Il bambino si chiama Soran ed è nato nel Kurdistan iracheno.Ha una testa piena di capelli scuri,gli occhi grandi e un difetto; gli piace giocare.
E giocare,si sa, è una delle attività  "ad alto rischio " per i civili in tempo di guerra .
La mina antiuomo si chiama Valmara69 .E' nata in Italia,per la precisione a Castelnedolo,provincia di Brescia e da allora ne ha fatto di strada : Angola,Mozambico,Iran, Egitto,Sahara occidentale, Sudan...le Valmara69 hanno girato il mondo e si sono fatte un nome,perchè sono un'arma potentissima e micidiale ,che uccide nel raggio di 25 mt dall'esplosione e dissemina le schegge contenute al suo interno ferendo e mutilando in un raggio fino a 200 mt.
Quando un bambino a cui piace giocare nei campi incontra una Valmara69 ,la storia spesso finisce bruscamente; nel giro di tre secondi e nel raggio di 25 mt.. Invece Soran,insieme a tre amici, era un po più lontano.Il boato, le urla, qualcuno che corre a prenderli e li carica su una jeep,poi 6 ore su strade dissestate fino ad arrivare,ormai di notte ,alla porta di un ospedale , poi in sala operatoria.
Il mattino dopo ,quattro ragazzini mutilati si guardano attorno, nel giardino dell'ospedale .Soran ha perso la gamba destra e non è il più grave.
I pigiami sono troppo larghi ; perchè questi bambini sono piccoli , troppo piccoli per stare in un ospedale per vittime di guerra.
La corsia C, quella pediatrica,è piena di pigiami troppo larghi; c'è un paziente che è grande come il suo cuscino.Gli animali colorati sul muro della corsia sono molto più grandi di lui.
Dopo qualche giorno, i ragazzini mutilati tecnicamente sarebbero guari ti.Potrebbero essere dimessi e mandati a casa. "Ecco la tua sedia a rotelle,immagino che sarai destinato a un futuro di invalidità,tu non potrai lavorare e qualcuno della tua famiglia nemmeno perchè dovrà occuparsi di te -è proprio per questo che le mine antiuomo sono così apprezzate da chi fa la guerra,sai,un buon investimento per mettere in ginocchio la popolazione nemica-però magari potrai chiedere l'elemosina, chissà; ha vinto la mina,arrivederci e grazie,questo è il foglio di dimissioni" e fine della storia.
Invece no, perchè in quell'ospedale i medici italiani come la mina -hanno altri progetti. Due mesi e mezzo di fisioterapia e poi finalmente,si può provare una protesi,fatta su misura .Un ora al giorno,poi due ,poi tre .
Soran ha imparato a mettersi la protesi da solo,sistema bene i pantaloni,si guarda intorno. fa tre passi,poi si mette a correre nel giardino dell'ospedale.
Sorride.
Ancora qualche giorno e spunta un pallone da calcio, Soran e i suoi amici si mettono a giocare.Possono farlo ancora .
Possono di nuovo camminare,correre , giocare,non sono destinati ad un futuro di invalidità,potranno lavorare,potranno essere autonomi.Hanno vinto loro , non la mina.Fine della storia .
E il professore ?
Giusto.
Il professore ha 27 anni ,insegna il curdo a quattro classi di bambini di 5 e 6 anni. E' sposato,ha due figlie, e una testa di capelli scuri.Quindici anni prima aveva incontrato una mina italiana e la sua storia poteva finire lì.
Invece ha incontrato dei medici italiani,e oggi può scriversi da solo la sua storia,ogni giorno.
Si chiama Soran.

                                             Cecilia Strada 

DALL' ONU VIA LIBERA AL PRIMO TRATTATO SUL COMMERCIO DELLE ARMI



Il primo trattato internazionale sul commercio delle armi convenzionali è stato approvato dall'assemblea generale dell'ONU . sono stati 154 i voti a favore,tre contrari (Siria, Corea del Nord e Iran ) e 23 astenuti,fra cui la Russia.
Se ne discuteva da sette anni ; è il primo testo di rilievo sul disarmo,relativo alle armi classiche , dopo l'adozione del trattato sull'interdizione dei test nucleari del 1996.La storica risoluzione è passata a grande maggioranza e al termine della votazione,in aula, c'è stato un lungo applauso.tra i promotori paesi membri permanenti del Consiglio come Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Il via libera al trattato da parte degli USA è arrivato in particolare grazie alla svolta impressa dal Presidente Barak Obama: Contro, hanno votato senza sorprese , Siria,Iran e Corea del Nord. gli stessi paesi che la settimana scorsa hanno bloccato il via libera, unanime ,per alzata di mano.
Tra gli astenuti oltre la Russia anche Cuba, Venezuela e Bolivia.
Ciascun paese è libero di firmare il trattato e ratificarlo.
A partire dalla cinquantesima ratifica entrerà in vigore e ciò potrebbe accadere nel giro di un paio d'anni,secondo alcuni diplomatici.
Fino ad oggi nessun trattato regolava il commercio mondiale di armi, il cui giro d'affari è stimato intorno ai 6o miliardi di $. Attivisti e alcuni governi promuovono da più di dieci anni una campagna mirata a stabilire regole internazionali per garantire che le armi non finiscano nelle mani di terroristi,ribelli e criminalità organizzata. Il trattato non prevede controlli sull'uso interno delle armi nei singoli paesi,ma chiede ai governi di introdurre leggi nazionali sul trasferimento di armi convenzionali e delle loro componenti.


                                       da La Rebubblica
                                                                 via Emergency