....e fu sul limitar del bosco che avvenne il loro incontro,nelle prime ombre di quel pomeriggio caldo e assolato.
Bastò uno sguardo,un incrociare d'occhi .
Vieni e fammi compagnia,ti parlerò di me e del mio cuore.
Ti ascolterò in silenzio.
A bassa voce e avvicinando il capo le sussurrò del suo dolore,della speranza e del timore;lei capì e si sedette a fianco,in quell'erba profumata e tiepida che più morbida di alcun prezioso panno li avvolse e nascose alla vista altrui.
Ti insegnerò ad amarmi dolce ragazza scalza in un gioco in cui sono maestro e se con fiducia mi seguirai ti condurrò in un mondo nuovo,verrai ?
Gentile cavaliere,un dono che ricambio' con un fiore,il suo sapere.
Accarezzò il suo profilo,le palpebre socchiuse ,le guance arrossate e sul suo collo depose un bacio,sigillo del carnale patto.
Bocche piene di baci e di frammenti di parole si scambiarono il respiro dell'amore,caldo ansante.
Lascia che le mie mani possano conoscere la tua pelle calda,scaccia la paura e abbandonati in una carezza senza fine.
La ragazza con fiducia si distese e consegnò il suo amore alle di lui pretese.
Le mani grandi a coppa sollevarono il suo seno,lo innalzarono ad una bocca affamata ,avida di lei e del suo corpo.
La carezza continuò a schiudere quel fiore delicato e lei dimenticò ogni pudore e si donò.
Le sostenne i fianchi ,l'avvicinò.
Tu ed io ,divenne noi.
Muoviti adagio,senza fretta,il corpo felino e armonioso al ritmo dei cuori.Aumenta l'esigenza di sentirsi uniti e persi,e ancora,ancora !
Cavaliere la tua essenza si unisce alla mia,mescolando i nostri umori.
Lo guardò negli occhi e vide la sua anima riflessa,seppe che da ora ogni volta lui l'avesse reclamata l'avrebbe concessa.
Si calmò il respiro,riposò sul suo cuore ancora un po.
Tempo di lasciarci cavaliere,mi incammino verso il bosco .
Tempo di andare,ragazza mia,ti porterò nel cuore.
Tempo di amori senza tempo,eterni come i tuffi del cuore.
.....a te.