Vorrei prenderti per mano e portarti nel mondo che vorrei.
Vieni ?
Dopo l'arco c'è una via
dal fondo consumato da secoli di passi
a volte lenti altre irruenti.
L'occhio cade sui muri scrostati cadenti
sui fili tesi ad asciugare modesti bucati
vecchi portoni aperti su cortili ombrosi e rinfrescanti.
Questa via è un mondo a parte
una storia orgogliosa la distingue
di popolo e miseria.
Alza lo sguardo....vedi quella loggia ?
Lì si affacciava discinta una signora che chiamarla donna mi par poco
con un seno sollevato da una mano
offerto a chi fosse passato.
-Sali ragazzo,se paghi il prezzo di me ti sazierai -
Odori di cipria e rancidi profumi .
Una piazzetta,tre consunti scalini
la vecchia chiesetta con il Cristo scolorito e sofferente
come a preoccuparsi di non proteggere abbastanza questa gente
che tanto bisogno e tanto vanto aveva.
Un buio caffè ,due tavolini e uomini a fumarsi il tempo
le loro donne a farsi amare da altri
...così era .
Ora ha i colori caldi dell'Africa nera
gli aromi delle spezie d'oriente
i ritmi di cinque continenti...
..una chitarra..
....Bocca di rosa...sentirla qui ha un 'altro sapore quello della vita
vorrei stonarla insieme a te.
Avanti tre portoni ...
un rap moderno e sincopato
suona Lahi,ragazzi !
Forza sorella..come mi saluta lui !
...e ritmi di tamburi...e danze..
ci sono anche slavi e suoni di ballate antiche
prosegui per la via....
Un ragazzo pakistano con occhi di brace appoggia il cesto pieno di fiori,stanco.
Una gazzella nera con un figlio in grembo e uno al collo allatta il suo cucciolo fra dialetti diversi e amori universali.
Non posso star ferma...
..danza con me
vivi i ritmi della terra
...vola
stringimi la vita e ridi
fra noi
magia di sguardi felici e sorridenti
fra noi
promesse d'amor profano
poi stanchi sedersi a terra..
.. appagati.
Sogno che il mondo possa diventare colorato
come questa via antica
vissuta dagli ultimi della terra con gioia e semplicità
un giardino fiorito di sogni.
Per noi..
li coltivo ,li cresco rigogliosi ..
..ne faccio dono ..a te.
E sono felice.