VORREI ESSERE UNA FELCE

Mettiamo
 il caso che si potesse rinascere
cosa vorresti essere ?


Una fiera lucente
 nera pantera
 che muove il passo con morbida e silenziosa crudezza
 condannata a sbranare chi sul cammino compare .


Non fa per me
anelo all'eleganza 
non all'eccidio
in sanguinari agguati.


Una libellula dalle ali iridescenti che 
a filo d'acqua plana su muschio e sassi
su tane di lontre giocose ?


Non fa per me
bella certo ma sola
 a lottare 
contro il vento.


Potessi scegliere vorrei essere una felce
nata nel bosco
nella penombra fresca che odora di funghi e fiori
le foglie flessibili e delicate
che il sole all'alba bacia
e la rugiada la notte disseta.


Le radici affondate nella terra scura
come mani che si aggrappano alla vita


al riparo di un larice alto contro il cielo
non ha altri  colori
 che verdi riposanti
nessun rumore
 solo il fruscio di ali di farfalle
nessun profumo
distraente...


... rassicurante
se stanco 
ti stenderai accanto
farà ombra al viso .


Quando fra cent'anni 
camminando nel bosco
vedrai una piccola felce
chinati e accarezzala
sono io
son tornata
a farti compagnia.

QUALCUNO CENSURI LE FAVOLE ....PER FAVORE..

E' una cortesia che chiedo
censurate certe fiabe


confondono le bambine 
rosei visi con le trecce 
occhi puri
e curiosi del mondo.


e costringono i bambini
a mettersi corazze
altrimenti disprezzate.


Pessimo
 il narratore che ci disse
cerca la forza
la durezza
l'impavida arrogante certezza
nel tuo nobile
padrone.


Stolto cantastorie
e anch'io che lo credetti.


La favola 
unica e sola
ha altre parole a farla tale.


Sono dolci e disperate
sono fatto così,son fatto male...


e già lo vorresti consolare


sono insicuro e vulnerabile
 cosa sono qui a fare ?


e vorresti dirgli
chi ti ha detto che devi essere perfetto ?


sono triste e muto
ho perso la tua musica


e pensi
lo spartito è ancora sul leggio
proveremo più tardi


Cantastorie,sono questi gli uomini veri
fatti di dubbi e passioni vere


donne che proteggono il loro amore
con determinazione.


Racconta questa di favole
bella e veritiera
senza draghi,senza regine e re


solamente io e te.

PULIZIE DI PRIMAVERA

Appoggiato in grembo ho un cesto colmo di parole
su pezzetti di carta stropicciati.
Diverse scritte a penna
 sicure
altre con matite colorate
le più timide appena accennate.
Le guardo una ad una 
e mi domando
sarà giusto l'uso che ne faccio ?


Ti voglio bene è uguale a ti amo ?
Diverso ma non minore
non meno intenso.
Non si pesano i  cuori.


Prova a dire ti voglio bene senza un balzo del cuore 
non ci riesci,vero ?
lo scriverei con un pastello rosso
il tratto sicuro
su carta d'aquiloni
che volano nel cielo
leggeri e colorati.


Prova a dire ti amo senza un tumulto nel cuore
non ci riesci,vero ?
scriviamolo insieme
 guidami la mano 
sulle righe del quaderno
con inchiostro 
netto e scuro
che solo il tempo scolorirà
sfumando i baci ardenti 
in carezze a fior di labbra
ancor più dolci
e veri.


Cesto che conservi le parole della mia vita
abbi cura di queste
le più vere.