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I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

martedì 12 gennaio 2016

LA PROZEZIA



Narra la leggenda che un giorno d'inverno tutte le creature del mare vennero convocate nella Grande Sala delle Udienze dal Gran Calamaro che a nome di Re Polpo VII disse loro : - Devo informarvi di una cosa grave e chiedo la vostra attenzione -
Le onde smisero di increspare il mare,i coralli si abbarbicarono sulle pareti mentre le alghe tessevano un tappeto sotto pesci e molluschi e una volta che tutti presero posto Gran Calamaro proseguì:
- Una grande minaccia sta per giungere dal Mondo di Sopra ; è giunta voce che sia in viaggio un veliero comandato uno spietato comandante , roso dalla rabbia di non saper nuotare e intenzionato a catturarci nelle sue immense reti fino a rendere il mare scolorito e muto , senza risparmiare nessuna creatura -
Un lungo brivido percorse l'assemblea ammutolita ; la cernia guardò la murena che ancora più spaventata del solito si ritrasse nella tana ; le vongole cominciarono a chiocciare fra loro e le meduse si colorarono di viola ; brutto segno ,erano irritate.
Facendosi animo la Gran Balena di corte chiese :
- Cosa suggerisci di fare per salvare il nostro Mondo ? -
- Sono a conoscenza che sul fondo del mare c'è una profonda spaccatura che da accesso al Mondo Sotterraneo , dobbiamo cercarla e rifugiarci la, quando comandante Ghigno arriverà per la cattura non troverà neppure un gamberetto a sfamare la sua sete di vendetta. -
- Mi scuso con l'assemblea - intervenne il Granchio Maggiore - come sappiamo di avere cibo e onde in quel nuovo Mondo ? -
-Non lo sappiamo , siamo davanti ad una scelta ; sopravvivenza possibile o morte certa -
- Si voti ! -
Lentamente ogni membro s'avvicinò al guscio disabitato di una tartaruga perita a causa di un arpione maledetto e depositò il proprio parere.
Un branco d'alici , turbinando , fece lo spoglio dei voti .
All'unanimità il verdetto .
Esodo ! 
Dopo l'approvazione del progetto mante e razze iniziarono la perlustrazione del fondale , con le larghe ali indagavano la sabbia alla ricerca del pertugio che dava accesso alla salvezza o presunta tale.
Dopo un paio di giorni tornarono a rendere conto della ricerca .
- Abbiamo trovato l'ingresso , si trova a circa 80.000 miglia direzione sud ; preparatevi a partire -
Prima fu la volta dei più piccoli , saggiamente accompagnati dai delfini che saltellando e giocando cancellarono loro il timore dell'ignoto .
Giunti a destinazione ritornarono al mare e si occuparono della flora dei fondali , operazione  che richiedeva molta forza per trasportarli tutti.
Capodogli e megattere vennero in aiuto.
Tutti gli altri si organizzarono in proprio ,bagaglio minimo,tante aspettative. 
Nel frattempo il veliero del comandante Ghigno raggiunse il territorio di mattanza e calò le reti; innescò la sua rabbia pescare il vuoto .
Gettò e recuperò ripetute volte ...il nulla.
Furioso scrisse a Re Polpo VII chiedendo spiegazioni per questa prolungata assenza e la ragione della sua vergognosa sconfitta.

Re Polpo VII rispose :

- Vedi , il mio popolo quando necessita è coraggioso e coeso mentre il tuo è corsaro e  razziatore per quello la profezia non si è avverata e ci siamo riappropriati del nostro posto; ora prendi l'onda che nuovamente spuma e rifrange e torna a tuoi lidi in un bagno di miseria .

Tornando a popolare il mare .





mercoledì 2 dicembre 2015

STORIE DI PAESE




Il paese di Ferrovecchio se ne stava tutto arroccato sul fianco della rupe,talmente in pendenza da sembrare in verticale.
Tutto era scosceso,i viottoli e le piazze , le case e perfino il Municipio.
Era un bel guaio per gli abitanti , sia con il bello che con il cattivo tempo.
Sotto il sole una gran fatica , se nevicava  si rischiava di scivolare a valle.
Si tenne una riunione al consiglio comunale dove mancò solo uno ; ognuno propose una soluzione ; ci fu chi propose di affittare una gru per andare su e giù,chi le scarpe chiodate , chi un elastico da legarsi in vita annodato ai lampioni.
Tutte bocciate !
All'ultimo intervenne il fabbro , un omino lungo lungo, magro magro, con indosso sempre una tuta blu e un cappello di lana a righe e disse :-La soluzione è dotare l'intero paese di ringhiere e corrimani,messi a zig zag per sicurezza e non prendere velocità -.
I presenti si guardarono l'un l'altro e decisero che si, l'idea era buona.
Il Sindaco -Si inizino i lavori senza indugio alcuno -.
Il mattino dopo, di buonora il Fabbro e il suo aiutante detto il Puzzone diedero la stura ai lavori.
Soprannome non dato a caso visto l'aspetto e odorato l'olezzo, non propriamente fresco di bucato , l'ultimo risale al '66.
A volte perfino gli scarponi si rifiutavano di fare entrare i piedi !
Ma era un bravo verniciatore e così man mano che procedevano i lavori gli abitanti chiudevano le finestre finché non era passato.
Tutto andava per il meglio e giorno dopo giorno si facevano progressi.
Fino a quando sorse un problema !
All'angolo fra via Scura e via Lunga dove c'era la fontana del Dirupo,abitava un tipo strano, spaventosamente avaro,pensate che negava persino le briciole ai passeri , le metteva da parte e le tornava a mescolare alla pagnotta prima d'infornarla .
Braccinocorto, come lo chiamavano in paese era pignolo in maniera esorbitante e così iniziò a piantare grane .
-Non ho deciso io che i lavori si potevano fare, non c'ero al consiglio comunale, quindi da me non avrete nemmeno un soldo -
- Facendo questo si bloccano i lavori  e Ferrovecchio di Sotto resterà isolato-.
-Non mi importa un fico secco, se tu e il Puzzone mi date qualche soldo vi consento di aggiustare la ringhiera e con un cesto di vivande in regalo potrete raddrizzare la fontana-.
Certe rogne il Fabbro non le aveva messe in conto e si rivolse al Sindaco per sapere cosa fare.
-E' indispensabile omaggiare Braccinocorto-disse-trova una soluzione e presto-.
Dovete sapere che il Fabbro era innamorato della figlia del fornaio e raccontandole le sue pene lei sorrise e disse-Ho io la soluzione -.
Si mise all'opera e fece pagnotte a forma di prosciutti, di fiaschi di vino, sacchetti di monete e dolciumi.
Quella notte tutto il paese profumava di pane.
Al mattino messe in bella mostra in un cesto il Fabbro le portò in dono a Braccinocorto .
Che finalmente acconsentì per la gioia degli abitanti di Ferrovecchio di Sotto.
Il paese verticale restò tale ma più sicuro e bello con tutti quei decori fatti ad arte e per riconoscenza il Sindaco nominò il Fabbro Gran Cancelliere e l'aiutante Puzzone divenne Cavaliere della Fogna.



                                                     fine della storia 




giovedì 5 novembre 2015

METAMORFOSI





Acerbo frutto d'amore
maturò al tepore del tuo sole
divenne saporita polpa
per saziarti.

Dolce inebriante succo
sulle labbra assetate,
dove per sempre
accadde una sola volta.

Ora stringe la gola,soffoca
questo respiro avverso
ostinato e dolente
nell'abbandono.

Torce le parole
le tramuta
in urla e in pianti
corrotti.

Avvenne la metamorfosi
imparai a volare
un sol giorno
che valse la vita tutta.




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