benvenuti

I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

giovedì 8 marzo 2018

dal blog : " Cammin facendo"



Nel mio piccolo mondo immaginario sogno che ogni 8 Marzo nascano bambine in un primo tempo troppo piccole per comprendere la vita ma determinate a farlo.
E nel migliore dei modi.
Un giorno prima "gattonavano" in soggiorno e in un attimo le accompagniamo a scuola.E ci raccomandiamo che studino con profitto che questo fondamento di crescita a molte coetanee è negato,perché una donna colta non la manipoli la devi fronteggiare.Passano gli anni e quelle bambine diventeranno adulte sicure del loro valore a cui mai rinuncerebbero.E così via anno dopo anno.
Bambine che saranno il futuro di tutte noi e riscatteranno i tanti torti subiti dalle nostre nonne,dalle nostre mamme.
Solo una data l'8 Marzo ma in se racchiude valori universali,lo riassumo in una bellissima parola " sorellanza" che non esclude i nostri compagni di vita semmai li avvolge in un abbraccio e li rende ancora più consapevoli del lungo viaggio che ci aspetta per arrivare finalmente alla parità in famiglia, al lavoro,nella società civile e nelle istituzioni.
Una giornata da vivere a colori così come sono colorate le bambine di tutto il mondo.


Dedicato a tutte le donne fra cui anche bambine che vengono abusate,maltrattate,sfruttate; a tutte quelle che uomini criminali tentano di cancellarne la dignità e spesso la vita stessa.



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giovedì 15 febbraio 2018

dal blog " La rivoluzione può attendere"



Ultimi giorni di campagna elettorale e meno male.
Mai vista una  competizione elettorale più scadente, vuota di contenuti e di proposte,nauseabonda nella sua miopia politica.
Quello che emerge è l'enorme impreparazione dei candidati;alle prese con i problemi reali del paese sparano promesse irrealizzabili con costi stratosferici che non sarebbe possibile finanziare se non aumentando il deficit e non mi sembra un'idea percorribile.Dovremmo diminuire il debito pubblico non aumentarlo per il gusto di apparire uno migliore dell'altro.
La fiera delle vanità del io sono più bravo di lui per cui votatemi.
Si contendono il voto dei giovani,degli anziani,degli esodati,sulle paure o presunte tali,sulle donne. della serie " 'ndo cojo cojo " senza pudore.
Allucinanti le argomentazioni ai loro stessi piani,parole stereotipate e vane.
Gli italiani non sono così coglioni o almeno lo spero;fra poco verificheremo il nostro livello di maturità.Per poi tornare alle urne a breve visto la scellerata legge elettorale che ci ritroviamo;sempre a causa delle beghe di questo con quello,pur di non concedere nulla per trovare un accordo,possibile se nessuno si fosse ritirato sull'Aventino. Avremmo avuto un sistema potabile dove maggioranza e minoranza;qualunque sia,potesse agire e sbloccare il paese.
Richiedeva il coraggio e la levatura politica che non hanno e così scaricano,ancora,sulle nostre spalle le scelte che non hanno saputo e voluto fare.
Presto ci sarà la resa dei conti sperando non si riveli un film di secondo ordine.
Come dire la differenza fra " Duello al sole " e " Una pallottola spuntata".
Ma, e lo dico on sofferenza ,constato che il motto di questa misera Patria sembra essere "la rivoluzione può attendere " troppi se lo sono cuciti sulla giacchetta e hanno ucciso i sogni di intere generazioni.



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giovedì 25 gennaio 2018

Bohème



Questa mattina sfogliando i quotidiani come abitualmente faccio sono capitata su una notizia nell'edizione bolognese di Repubblica.It con la quale non sono per nulla d'accordo.
Il fatto è questo.
E' in programmazione al Teatro Comunale nella fascia dedicata ai bambini "Bohème" cui è stato cambiato il finale perché avrebbe potuto turbare i bimbi e modificando la morte di Violetta in una "sparizione " con un trucco di magia.
Perplessa è poco.
Trovo sia diseducativo proteggere ad oltranza l'infanzia sotto una campana di vetro.
I piccolissimi certo non frequentano il teatro e in più non hanno contezza del concetto di morte,è una cosa che non capiscono e non l'abbinano a un concetto di lutto.
Per i più grandicelli è giusto che comincino a confrontarsi con il dolore e la mancanza,anche solo indirettamente ma devono cominciare ad attrezzarsi senza per questo spaventarsi o fare drammi.Non è crudezza ma anzi è un modo per iniziare a ragionare su un evento ineluttabile serenamente per quanto possibile.Se occulti il problema fai loro del male e non li aiuti a capire un evento tristissimo ma con cui prima o poi devi fare i conti.
Aggiungo poi che delle opere teatrali va rispettato la narrazione in maniera fedele,con rispetto degli autori e della partitura.
Se no la si butta in farsa che è un'altra cosa.
Insomma molto delusa come appassionata di teatro e come emiliana .
Vantiamo elevati livelli di cura nell'educazione e formazione delle nuove generazioni,non possiamo negare loro di essere consapevoli anche di questo argomento.
Non nascondiamo il tema in una nuvola di fumo in palcoscenico.


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