benvenuti

I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

giovedì 1 gennaio 2015

NINO



Nino vive alla giornata
vagando senza meta
e imbottito di giornali
schiva l'onda della moda.
E' ben allenato al raffreddore,
fa finta di niente per farselo passare.
Nino dorme alla stazione
con coperte di cartone
mentre il freddo della notte
non accetta buoni-sconto.
L'importante è sognare,anche per poco,
staccare la spina dal mondo reale...
...sa bene che rose senza spine
non hanno posto al sole,
e l'oro delle stelle
non cade nelle tasche.
Nino ride in passeggiata
raccontandosi qualcosa
è attore in un istante
negli sguardi della gente.
E si sposta senza navigatore
tra auto veloci e belle signore.
Nino cerca quel che basta
e ben presto ha capito
che la soluzione giusta
è restare sulla pista.
E' rischioso ignorare il battitore
che prende la mira e sta per colpire...
...non hanno cellulari
tv satellitari,
li chiamano barboni,
ma hanno altri nomi.
Con le scarpe consumate 
e poche briciole di sole,
con le barbe non curate
e voglia muta di parole...
...quelli come lui sono così...


                                poesia di Gia Gaspa dritta dal cuore.

giovedì 25 dicembre 2014

RACCOGLIEVO CONCHIGLIE E STELLE




China sulla battigia , la veste sollevata a farne un cesto improvvisato raccoglievo conchiglie bianche,rosa,striate color dei sassi ; le forme più diverse,tonde alcune appuntite altre e tante scheggiate dalla furia delle onde infrante sugli scogli.
Più ne raccoglievo maggiore era il desiderio di averne ancora.
Volevo farne un poggio in riva al mare dove ammirare il sole.

Sarebbe stato un sole speciale , unicamente mio.

Raccolsi tutte le stelle del cielo , una ad una e le trattenni fra le mani formando un sole d'argento a illuminare la spuma delle onde.
Appoggiata al balcone ,come un tempo facevano le nobili dame , ascoltavo lo sciabordio dell'acqua in questa notte senza luna rimirando un sole fatto dei desideri e patimenti d'innamorati e di voglie mai sopite d'avventurosi amanti.

Non bastò il sogno a cambiare l'immutabile ; la tempesta oscurò il cielo e un potente vento disperse le stelle rimettendole ognuna al proprio posto,flagellò l'improvvisato poggio gettando di nuovo le conchiglie in acqua lasciandole affondare.

Una notte speciale , unicamente mia.

martedì 16 dicembre 2014

NORA



Era una strana donna Nora; in sella ad una bicicletta che aveva da tempo perduto la lucentezza la vedevi in ogni strada o piazza del paese.
Sempre di corsa perché a lei le cose piaceva farle così , di getto.
Non si concedeva tempo , voleva donarlo agli altri ; voleva che le persone sentissero di essere se non capite quantomeno ascoltate.
Quante soste nella sua giornata durante il suo giro quotidiano; una parola gentile all'ortolano , due chiacchiere in lavanderia,comprare il giornale come fosse un rito e leggerlo su una panchina della piazzetta accanto al fornaio dove il profumo di pane l'inebriava quasi .
Per quella piazzetta passavano tutti ed era semplice fermarsi a parlare con Nora, non si spazientiva mai , aveva sempre quello sguardo attento di chi aspetta una confidenza .
Non dava consigli ne pareri , ascoltava e basta.
A chi le avesse chiesto se fosse felice avrebbe risposto di sì ; le era costata molto la felicità ed ora che ne conosceva l'inestimabile valore voleva che tutti lo fossero.
Aveva molto amato,ancora amava di quell'amore che non abbraccia, non può, ma sfiora come una carezza la memoria.
Vide le sue spalle andare via di malavoglia,non si volse mai indietro a guardarla e fece bene .
Nora ebbe la certezza d'essere nel giusto ; era il loro ultimo gesto d'amore e di libertà.
Nora capì che sarebbe stata felice solo se lo fosse stato lui .

Riprese la bicicletta e s'allontanò .