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I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

giovedì 11 agosto 2016

UNA PICCOLA AVVENTURA CAMPESTRE



Rico è un simpatico topino di campo,la sua livrea sarebbe stata di un comunissimo marrone scuro se la natura non gli avesse donato come fronzolo una piccola stellina bianca ad adornare la gola.
Vivace e attento scorrazzava fra le spighe recise di fresco e faceva scorta di chicchi di grano,si riempiva le guance e correva alla tana sotto la siepe di biancospino per rifornire la compagnia e la nidiata.
Aveva un gran daffare , avanti e indietro fino ad avere fiato ma ai piccoli non doveva mancare nulla.
La notte il bottino diventava più abbondante,nessun umano,nessun macchinario lo poteva disturbare e l'attività si faceva frenetica.
Una notte di luna chiara però avvenne una cosa.
Rico nel suo correre si accorse di un ombra sopra di lui che avvicinandosi diventava sempre più grande e scura,come un immensa nuvola di temporale.
Corse a perdifiato per raggiungere la tana e rifugiarsi al sicuro ma troppo veloce era il gufo.
"Fuggi più forte che puoi "si disse per darsi coraggio ma non bastò; a pochi centimetri dall'ingresso il gufo l'artigliò e risalì in volo con il piccolo Rico fra le zampe,spaventato e ignaro della sua sorte.
Ben,il gufo lo depose nel suo nido e fissandolo con i grandi occhi gialli gli sibilò - Sarai il mio pasto questa notte ti piaccia o no -
Terrorizzato Rico cercò di perdere tempo - Sono una magra preda per uno della tua stazza, lasciami andare e quando sarò più in carne potrai tornare a prendermi.-Sorpreso dall'insolita proposta Ben perplesso si rivolse a lui.
- Davvero lo faresti ? Perché ?.-
- Devo far crescere i miei figli , non li posso abbandonare,ti prego lascia che lo possa fare.-
Ben il gufo si appollaiò su un ramo e muovendo l'adunco becco parlando a se dopo qualche tempo giunse a una conclusione.
- Si è mai visto che un gufo lasci sfuggire la sua preda dopo averla catturata,mai successo ma tu hai un portafortuna in quella stella sulla gola di cui Natura ha voluto dotarti.-
- Sono quindi libero di tornare a casa ?.-
- Piccolo topino,oggi è la tua giornata fortunata,viaggerai in prima classe,ti riporto io.-
-Accomodati sulle mie zampe e tienti forte.-
Ancora incredulo di avere avuto tanta fortuna Rico si sistemò e si tenne più forte che poteva.
Se il volo precedente era stato terrificante ora che sapeva di tornare incolume dai suoi piccoli si godette il paesaggio.
Certo visto dall'alto in "suo "campo non era che un fazzoletto di terra giallo oro ,ancora un volteggio delle possenti ali di Ben e sarebbe stato a casa.
Atterrati !
Rico si volse e chiese-Hai mantenuto la parola e io manterrò la mia dimmi solo quando verrai a prendermi.-
-Non verrò - rispose Ben - avresti speso la tua vita per i tuoi piccoli e questo è molto, è eroico.- poi aggiunse - Se qualche volta di notte vedessi la mia ombra su di te alza il capo ,vedrò la stella , saprò che sei tu e volerò lontano.-
Commosso Rico lo salutò con il suo squittio più allegro e raggiunse l'ingresso della tana.
Accolto dalla famiglia in festa li radunò attorno a se.
- Ora vi racconto una bella storia; l'avventura di un piccolo topo d campo e un signore dei cieli e di come divennero amici ;...tutto ebbe inizio in una notte di luna chiara e...



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mercoledì 3 agosto 2016

DESIDERI



Vorrei ci fosse un editore illuminato che dedicasse un intero numero del quotidiano di riferimento alla rassegna delle guerre nel mondo intero non solo quelle che hanno una massiccia copertura mediatica.
Non un triste elenco ma ad ogni conflitto venisse dedicata un'analisi competente.
Forse sarebbe un modo perché molti prendessero finalmente coscienza di quel che accade oltre i riflettori, del costo umano che questo comporta e non ultimo dello spreco di intelligenze,condannate a pensare solo alla sopravvivenza,nel migliore dei casi,senza possibilità alcuna di progredire socialmente.
Quel numero dovrebbe essere conservato e ogni tanto riletto; per pulire i vetri usate altro.
E sarebbe bello che ogni tanto uscisse un inserto d'aggiornamento con stampigliato sul nome del luogo apparisse un "FINE".


Sogni e desideri ci tengono in vita anche quando si parla di morte.


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martedì 5 luglio 2016

Il sapore dei ricordi



Stretto il legame fra odori,sapori e ricordi,una sorta di porta sul passato.

La merenda, lo spuntino che è quasi un premio,variato e gustoso.
A tre anni lasciavi il triciclo e per te la nonna aveva preparato un piccolo conforto,pane burro e zucchero o un assaggio di gnocco,alternando il dolce al salato.Un formaggino spalmato su un cracker.
E frutta, secondo la stagione e le possibilità.
Crescendo per la frutta andavo alla fonte ; a poca distanza da casa una signora anziana e gentile ci lasciava cogliere le amarene , arrampicavamo agili e fra noi e gli uccellini le ripulivamo la pianta .Qualcuna la portavamo a lei per ringraziare.Stessa cosa per prugne albicocche e uva; le mele mi entusiasmavano meno ai tempi.Una costante era sempre comunque il pane,abbinato a qualunque cosa,una fetta di salame o un quadretto di cioccolata.
Tranquilli, la mia generazione non conosceva il flagello dell'obesità; tanto gioco e movimento riportava in pareggio il bilancio energetico; non dimentichino i genitori di oggi che non esiste solo il cellulare e i giochini solitari e sedentari.
A dieci anni, abitavo al sesto piano e ai minori di dodici non era permesso avere la chiave dell'ascensore, avevo già smaltito la merenda prima ancora di essere andata a prenderla.Quando la pigrizia estiva l'aveva vinta,campanello"Buttami un panino" e incredibilmente sempre preso al volo,incartato ovvio.
Certo non sono mancati i pomeriggi piovosi davanti alla tv a sbocconcellare schifezze, popcorn, patatine,salatini .
Poi cresci e i gusti si affinano.
Al pomeriggio di ritorno da scuola i "Sottomarini " della Tavernetta o una coppa di gelato al Frigidarium, una cioccolata con panna nella stagione fredda.
Thè freddo e chiacchiere con gli amici e in un attimo hai 18 anni.
Ci saranno tante altre merende ma il gusto di quelle dell'infanzia prima e dell'adolescenza poi conserveranno sempre il loro inconfondibile sapore,la voglia di crescere e conoscere.
Coltiviamone il ricordo perché non ci abbandoni mai,fino alla fine.



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