Era un angelo ricciuto,con grandi occhi stupiti spalancati sul mondo;che voleva esplorare con passo guardingo e curioso.
Mille corse ,mille risate.
Nei giochi dei bimbi c'è l'anima del creato,c'è il diritto alla felicità,il dono della pace .
Sporcarono le sue ali,strapparono le piume ,lo schiacciarono a terra.
Calpestarono il suo corpo e i suoi sogni .
Gli misero nelle mani un fucile.
Spara ! O muori !
Con occhi dolenti,persi nelle lacrime della paura,le mani contratte sparò .
Al terribile nemico,lacero e sporco,al suo io riflesso,in una guerra di miserabili dove i soli a vincere erano i demoni della guerra.
Una vita spezzata e una vita mancata.
Non potranno più giocare,vittima e carnefice;non ci saranno più aquiloni colorati e salti e tuffi nel fiume.
Un dolore finito e un dolore infinito.
Angelo ricciuto posa il fucile,dammi la mano;sarà un lungo cammino verso l'alba dell'uomo.
a ogni bambino cui neghiamo l'infanzia.
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