Un giorno,padre Sole apparve al giovane Atsosi Bagani e gli disse che avrebbe dovuto cercare una moglie in un territorio lontano e sposare la primogenita delle sorelle,chiamate Quelle-che-il-sole-non-illumina,che vivevano in un pueblo scuro e buio.Gli spiegò che erano così belle che gli uccelli,invidiosi,le avevano imprigionate e che solo lui avrebbe potuto salvarle.
Gli disse che avrebbe realizzato un ponte formato di tanta strisce colorate,in modo che egli ,trasformato in farfalla,potesse raggiungerle e portarle via.
Atsosi,trasformato in farfalla variopinta,attraversò il ponte confondendosi con i suoi colori,arrivò nella loro casa e apparve alle sorelle,che tessevano un magnifico tappeto dai colori dell'arcobaleno.
Le ragazze cercarono di prendere la farfalla,ma il Sole,che vegliava,le ridiede l'aspetto reale.
Il giovane si presentò alle ragazze e annunciò loro che avrebbe sposato la più grande e avrebbero convissuto tutti insieme nella sua casa piena di luce.
Gli uccelli si lanciarono su di loro per beccarli,ma il Sole li trasformò in farfalle e li condusse fino alla capanna di Atsosi.
Qui fu celebrato il matrimonio.
Atsosi si dedicava alla caccia,le due sorelle tessevano tappeti,ma avevano nostalgia della loro casa buia.
Il Sole volle aiutarle : diede a ciascuna due chicchi di grandine per difendersi e le tramutò in farfalle.
Appena gli uccelli si avvicinarono,scagliarono i quattro chicchi di grandine,che progressivamente trasformarono l'atmosfera in un temporale;dapprima nubi nere,poi pioggia scrosciante,ancora una grandinata e,infine,lampi e tuoni.
Giunte in salvo nella loro casa,aspettarono la fine del temporale,poi risalirono il ponte dai mille colori e raggiunsero nuovamente Atsosi .
Nonostante vivessero bene bene nella luminosa casa di Atsosi ,periodicamente venivano prese dalla nostalgia e il Sole,ogni volta,ricreava il ponte colorato perché potessero raggiungere la loro casa buia e,successivamente,ritornare alla casa del sole.
Da allora, quando scoppia un temporale,esso è sempre seguito dall'arcobaleno.
Leggenda narrata da Nativi Americani.
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