Chi mi conosce bene sa che raramente tratto a caldo emozioni e sentimenti preferisco farli decantare e avere così un migliore approccio .
Ma non è questo il caso,sento la necessità di stigmatizzare una situazione verificatasi ieri.
Giro d'Italia.
Succede che al termine della tappa il "signor" Greipel,peraltro con la maglia rossa sulle spalle senza altro motivo di farsi i suoi comodi si ritiri dalla corsa.
Qualche nota; primo non si umiliano tifosi e atleti di mezzo mondo che da innumerevoli edizioni onorano maglia e gara.
Non è la corsa della Pro Loco sponsorizzata dal forno Melli e se ti serviva come test preparatorio in ottica Tour potevi evitare; ti allenavi con la tua squadra e non insultavi così pesantemente nessuno.
Ricordo al "signor" Graipel che il Giro è storia e cultura; che quando la tappa è vicina è una festa per tutti,grandi e piccoli.
Lo seguiva mio nonno per radio,con le radiocronache di Claudio Ferretti; poi mio padre quando la tv ci proponeva i commenti di Zavoli e poi di DeZan e ai miei tempi conduttori come Bulbarelli,Cassani ed ora Martinello.
Un invito "signor" Greipel,la prossima volta resti a casa; di lei facciamo volentieri a meno..
Non si sputa sulla storica corsa,si rispetta.
E questo un vero atleta e sportivo dovrebbe saperlo !
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