benvenuti

I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

lunedì 13 febbraio 2012

Ci risiamo.....Giovanardi......

Non ci riesce proprio,non ce la fa ; una stupidata a scadenza più o meno fissa gli scappa fuori da quella bocca sottile.
Mio nonno aveva una teoria,per nulla scientifica ma pare accreditarsi,che bisogna diffidare delle persone con le labbra sottili,mentirebbero sistematicamente.
L'ultima  sparata sui baci fra donne è da antologia della comicità se non fosse che lui pensa sul serio che sia offensivo.
Allora Giovanardi,è più raffinato e non reca offesa alla sua morale beghina sputarsi negli occhi,o meglio una bella scazzottata magari con coltellata finale stile film anni 70 ?
Mi spieghi,con parole sue,perchè mi dovrei sentire offesa da un bacio ?
Perchè è fra donne ?
Sinceramente è ora di finirla,io e lei siamo eterosessuali;altri no.Punto.
Chi sono io e chi è lei per stabilire che commettono un errore ,quando non siano addirittura depravati e contro natura ?
Non attribuirò questa mentalità ottusa all'educazione cattolica,ci sono tanti cattolici che non confondono gli insegnamenti cristiani con la vita vissuta,non umiliano la loro religione con il ricatto di ben-pensanti Torquemada .
Il mio timore,qualcosa più di un sospetto è che lei sia fortemente disorientato e che ritrovi la sua strada solo mettendo dei rigidi paletti fra lei e la sessualità;non ha risolto dei dubbi adolescenziali e non ha il coraggio di rimettersi in discussione.
Provi,è un consiglio che le offro,a vivere l'omosessualità in modo meno morboso e vedrà che i sentimenti sono gli stessi,che non ci sono torbidi amplessi ma che  c'è amore,che il sesso ha lo stesso ruolo e peso che ha per me e per lei...non è tutto sporco come lei da a intendere.
E' lei che diventa pornografico e offensivo della morale quando mette sullo stesso piano omosessulità e depravazione,si dia una regolata ;se non ti piace il caffè non lo bevi,ma non chiudi i bar.........
Dai Giova,puoi farcela anche tu a capire che la libertà di tutti è ricchezza del genere umano.

domenica 12 febbraio 2012

Il nostro punto debole

Ci sono momenti in cui mettiamo a nudo le nostre fragilità,rendiamo partecipi tutti dei nostri bisogni e delle aspettative.Ma quelli sono sorprendentemente attimi di forza,ci sentiamo talmente invulnerabili da confessare una mancanza,una richiesta d'aiuto mascherata con inconsapevole leggerezza.
Meno facilmente denunciamo la solitudine che diventa un macigno intollerabile,che ci marchia a fuoco;in questa società dell'apparenza essere costretti ad urlare perchè qualcuno ti ascolti davvero.
Le pagine patinate delle riviste di mezzo mondo ti sbattono in faccia la tua inadeguatezza sia nel fisico che nell'approccio alla vita,che a tutti i costi vorrebbero vuota e sciocca,che ti costa fatica e conflitti interiori.
In questa confusione di ruoli,in questo attorcigliarsi di pensieri,sentirsi soli è inaccettabile ,troppo pesante per una fragile donna che ha conosciuto solo un  modo di vivere,quello che recita "Show must go on".
Ora lo spettacolo è finito!
Troppo presto,troppo in fretta,piccola farfalla con le ali di cera,bruciate al calore dei riflettori.
E' facile adesso giudicare,condannare o stupirsi.
Forse hai chiesto aiuto e non hai trovato nessuno.....ora sono milioni che ti commemorano...come suona ufficiale e fredda questa parola.
Non sono brava nei saluti,questo solo per dire addio a una donna che ha pagato un prezzo altissimo per la bellezza e il successo.
Nessuna donna accetti questo ,urlate la vostra solitudine,finchè afone troverete chi ascolta.......
.....a Whitney Houston,una donna.

sabato 11 febbraio 2012

Le mie vacanze estive

Nei miei ricordi di bambina sono scolpite le immagini delle vacanze estive.
A causa del lavoro dei miei genitori e delle condizioni finanziarie non certo invidiabili ,l'unica possibilità di passare qualche giorno al mare era andare in colonia con il patrocinio del Comune.
Fin dai preparativi capivi che l'organizzazione dell'ospitalità era di stampo militaresco;come dimenticare i numerini di stoffa che mamma attaccava a tutto il tuo corredo di biancheria che permetteva un'identificazione sicura di canottiere ,mutande e costumi da bagno.
Il mattino della partenza,levataccia fantozziana e via,accompagnati dai genitori alla partenza del pullman  che terrorizzati dalla possibilità di un pianto a dirotto dei pargoli cercavano di convincerti che sarebbero venuti presto a trovarti,già la domenica successiva.A te non importava,troppo presa dalla novità e con quel piccolo brivido che l'imminente avventura prometteva .
Partenza,un modesto viaggio di tre ore scarse ed eccoci:la colonia;fabbricato stile scuola del fascio,squadrato,funzionale e zero concessioni alla fantasia.La magia era nel parco che si estendeva sul retro,fino alla pineta,profumata di resina,con i sentieri cosparsi di aghi di pino marittimo così spessi che era come camminare silenziosamente sulla moquette.
Solo per questo valeva la pena di essere lì;ancora non avevo esplorato il parco dove con mia grande gioia scovai una casa sull'albero degna del miglior Stevenson;era grande tanto da poter ospitare una decina di bambini ,poco più avanti nascosto fra gli alberi la ricostruzione della prua di un vascello con il suo castello e il ponte di comando......era gioia allo stato puro essere lì e giocare come non avresti mai fatto nel cortile di casa.
Manca la ciliegina sulla torta,sulla destra del complesso un campo di atletica,con tanto di pedane del salto in lungo.....
Non vorrei ferire i miei genitori ma se mi volete lasciare qui per tutta l'estate per me va bene !!!!
Dimenticate le militaresche file per lavarsi le mani,per mangiare,per ritirare la biancheria lavata,insomma la fila per tutto,perdonata e assolta dalle meraviglie dei divertimenti  che avevi a disposizione.
Il prossimo anno voglio essere ancora qui con i miei nuovi amici e sfidarli a chi salta più lontano o chi vince a calcio balilla.
Ho frequentato sempre poco la spiaggia,il minimo obbligatorio,avevo altro da fare e bene ho fatto,tornassi indietro sarei ancora sull'albero a giocare ai pirati,con tanto di benda sull'occhio.