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I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

sabato 12 aprile 2014

LIBERTA' E FELICITA'



Non è così scontato,  d'altra parte niente è facile , ho iniziato questa riflessione molte volte ma non riuscivo a trovare un'immagine che rendesse l'idea , che potesse dare fisicità e corpo , sostegno .

Poi di colpo...

Quando penso alla libertà il primo pensiero è il sorriso ampio 
 aperto e fiducioso di un bambino 
lo immagino libero di crescere, di ridere , di imbrattarsi le mani di terra , di macchiarsi i vestiti di colori ;
Libero di sbucciarsi le ginocchia per avere voluto misurare i suoi limiti , orgoglioso per avere superato la prova , e pronto a una nuova sfida con se stesso .

Forse è questa la felicità , liberi di sbagliare e ricominciare a sognare , 
liberi di essere felici .

lunedì 31 marzo 2014

L'ARMONIA DELLA FORESTA



In un mondo lontano,dove la natura cresceva ancora indisturbata e la magia scorreva nella terra nutrendola come la linfa nel tronco di un albero, esisteva una vasta foresta all'interno della quale dimoravano degli antichi esseri costituiti di pura energia chiamati spiriti .
Essi proteggevano la foresta e le sue creature dall' influenza del mondo esterno permettendo loro di vivere in perfetta armonia.
Una volta,alla fine di un soleggiato giorno di primavera, una giovane donna in attesa di un bimbo , perdutasi nel bosco, si ritrovò in una splendida radura .
Gli obliqui raggi del sole morente che filtravano fra le foglie degli alberi donavano al luogo un aspetto meraviglioso e quasi innaturale .
Un ruscelletto dai riflessi argentei serpeggiava pigramente tra alcune rocce ai margini della radura per andare a riversarsi in una limpida polla d'acqua .
La ragazza , allo stremo delle forze,si dissetò brevemente e , nonostante fosse consapevole che il bambino dovesse nascere di lì a poco ,si coricò sull'erba soffice e si addormentò in pochi attimi.
E come la luce del sole quella sera lasciò la terra,così fece la vita della giovane.
nello stesso momento tuttavia un'altra vita fece il suo ingresso nel mondo.
Il piccolo nacque solo, senza che la madre ne avesse mai potuto vedere il volto,proprio nell'istante in cui si dice che sia possibile scorgere quell'ultimo raggio di sole , di colore verde, che permette a chi lo osserva di esprimere qualunque desiderio.
Gli antichi spiriti si raccolsero intorno al bambino, donandogli la loro energia.La nuova vita non sarebbe andata sprecata .Egli sarebbe divenuto un essere speciale , essi lo avrebbero reso Re di tutte le creature del bosco,signore della vita e dell'armonia.
I primi tempi i mammiferi della foresta lo nutrirono con il loro latte, poi quando fu abbastanza grande tutti gli animali gli portarono il cibo che cresceva nel bosco.
Gli uccelli prendevano per lui i frutti dagli alberi.
Gli scoiattoli gli facevano dono di bacche e frutti di bosco.Le api non lo pungevano mai quando lui voleva assaggiare il loro miele e gli alberi gli fornivano riparo dalla pioggia e dal vento.
Egli crebbe in loro compagnia ed essi divennero la sua famiglia.
Col passare del tempo , sotto la guida degli spiriti , egli imparò a conoscere tutte le creature della foresta magica,a comunicare con loro,a comprenderli,a diventare un tutt'uno con la vita che permeava quel luogo sacro.
Il bambino crebbe e divenne un giovane uomo.Le sue capacità continuavano ad aumentare,superando di gran lunga quelle di un essere normale .
Poteva percepire i pensieri e le sensazioni degli animali,anche di quelli più minuscoli , a qualunque distanza entro i confini della foresta.
Poteva vedere attraverso i loro occhi in qualsiasi momento ed era in grado di comandare le piante e gli alberi affinché essi aprissero un passaggio per lui o creassero una barriera di rovi se qualche creatura ostile avesse voluto entrare.
Imparò a spostarsi ovunque alla velocità del pensiero  e a fondere il suo spirito con quello della foresta per gioire di ogni singolo raggio di sole , come fosse un albero,o in ogni piccola goccia di rugiada ,come fosse un germoglio appena nato.
Era l'unico essere umano a vivere in perfetta armonia .
Giunto all'età adulta il suo corpo smise di invecchiare.
Gli antichi spiriti gli regalavano parte della loro energia per mantenerlo giovane per sempre .
Passarono così un migliaio di stagioni.
La sua esistenza era la più felice che potesse esistere, tuttavia in lui restava sempre il desiderio di conoscere la vita al di fuori della foresta ed incontrare i suoi simili.
Un giorno d'autunno egli creò dei semplici abiti intrecciando con la magia degli steli di piante secche , disse addio e si incamminò verso la città.
Nel mondo degli umani egli imparò presto ad orientarsi. Grazie alla sua saggezza,la sua bontà e la sua capacità di capire ogni cosa fu apprezzato ed amato.
Si costruì una famiglia numerosa  e visse felicemente.
Il suo corpo ricominciò ad invecchiare , ma molto più lentamente di quello di un normale essere umano.
Molte decine di anni passarono e piano piano tutte le persone che egli aveva amato e conosciuto cominciarono a venire meno .
Gli uomini non resistevano alle malattie,alla fame,alla vecchiaia e, come tutti gli esseri dotati di un'effimera esistenza,erano timorosi di tutto ciò che da loro era diverso.Ai loro occhi lui era differente . Anche chi l'amava avrebbe preferito vederlo ammalato e vecchio , come tutti gli altri .
E così , scacciato dalla sua stessa gente tornò all'unico luogo al quale sentiva di appartenere veramente .
Il viaggio fu lungo e molto faticoso, i tempi in cui era giovane e sorretto dalla magia erano passati.Arrivò ai margini della foresta sostenuto da un nodoso bastone,la schiena piegata e una lunga barba bianca che sfiorava il terreno.
Gli alberi gli aprirono il passaggio senza che lui lo chiedesse e, giunto alla radura nella quale era nato,fu accolto dagli animali e dagli antichi spiriti che si assieparono attorno a lui.
Lo salutarono con calore e gli dissero che poteva tornare con loro se voleva,ma che ormai il suo corpo era stato corrotto dal mondo degli uomini e che non sarebbero stati in grado di renderlo giovane come prima.
Gli domandarono allora quanto desiderasse tornare a fare parte della foresta e se fosse disposto a restare per tutta l'eternità,e lui rispose:"Lo desidero con tutto il cuore".
Allora gli spiriti lo circondarono e lo inondarono con la luce delle loro essenze.
Pochi istanti dopo,colui che era stato il re delle creature del bosco,osservò dall'alto il suo vecchio corpo disteso a terra .
Espanse la sua coscienza e vide ogni cosa ,percepì ogni pensiero,ogni singola vita ,ogni vibrazione all'interno della foresta magica.
La sua felicità fu più grande di quella mai provata da ogni essere vivente,perché lui era la foresta e la foresta parte di lui .
Era divenuto uno degli antichi spiriti del bosco ,e avrebbe dimorato al suo interno per l'eternità .


                                    Le favole non sentono il peso degli anni 
                                      sono al limite della radura e sussurrano.


                          
                                               

domenica 30 marzo 2014

DISCRIMINE



Siamo l'Italia dei campanili, dove ognuno si sente più bello, più scaltro , più meritevole del proprio vicino ; questo mi ha portato a fare una piccola riflessione , ingenua per carità , nulla a che fare con la filosofia .
Serve forse più a me, a chiarire a me stessa alcuni concetti ; a fermarsi un minuto e ragionare in maniera più articolata sulla nostra quotidianità.

Discrimine appunto !
Discriminiamo tutti e tutto , a ruota libera, a vele spiegate , senza che alcun dubbio ci sfiori e metta in discussione le nostre opinioni.
Discriminiamo in primis chi è ospite sul nostro territorio, poiché è diverso , poiché ha una tradizione e un cultura diversa è matematico che sia lui ad avere torto e noi ragione !

Discriminiamo gli anziani , preferiamo relegarli in strutture che li nascondano ai nostri occhi offesi da tante rughe , intolleranti ai loro deficit via via crescenti , suvvia noi siamo l'epoca della chirurgia plastica, ci facciamo montare e smontare secondo la moda del momento, noi siamo quelli che hanno sperperato interi stipendi per indossare un capo firmato ; e se non possiamo permetterci di onorare la retta per una casa protetta demandiamo il loro accudimento ad estranei , che saranno anche bravi e pazienti , non ne dubito , ma la carezza di un famigliare è più dolce e calorosa di quella di chi è pagato per farla.

Discriminiamo le donne , nel lavoro ad esempio , quando c'è!
A parità di mansioni ed esperienza una donna viene retribuita meno del suo pari grado se questi è un uomo.
Di grazia , si potrebbe sapere perché ? E perché la maternità può costarti il lavoro ? La parità di genere è di là da venire,pare un allucinazione collettiva.

Discriminiamo pure gli uomini ; se di diversa estrazione  , posto che esista ancora la scala sociale ; se i loro guadagni sono inferiori a i nostri ci sentiamo subito superiori , se la loro istruzione ha qualche lacuna automaticamente pensiamo di essere i saggi del Tempio , se i loro tratti somatici sono imperfetti o diversi.

Discriminiamo perfino i bambini ; se fanno confusione , se corrono,giocano o urlano con quanto fiato hanno la loro gioia ; al contrario se sono tranquilli e introspettivi forzatamente deve esserci qualcosa che non va e allora via di corsa... socializzazione è il nuovo mantra: palestra , piscina e se avanza tempo un bel corso di bricolage , perché si sa la manualità è importante , poco conta se la sera i nostri bimbi sono sfiniti ; la nostra coscienza è a posto abbiamo fatto del nostro meglio , l'unica cosa che sappiamo fare .

L'elenco delle discriminazioni potrebbe continuare per molto ancora ; questo solo per fornire uno spunto di riflessione in questo mondo superficiale e vacuo dove l'apparenza ha più valore dell 'interiorità .

Come dicevo all'inizio ha chiarito alcune cose di me e in me .