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I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

martedì 16 febbraio 2016

MARTA



 Marta sfrecciava in bicicletta attraversando la città per raggiungere il lavoro e come lei altre giovani ragazze desiderose di guadagnare qualche soldo e imparare un mestiere .La sarta allora era una vera professione,rispettata.
Il vociare sulle scale e i saluti poi al lavoro,chine e silenziose.
A fare compagnia solo la radio con melodie italiane o musica classica.
Un piccolo atelier, poche laboriose persone.
La scelta della stoffa e del modello,il giusto taglio era responsabilità delle proprietarie; alle sartine l'onere di imbastire per la prima prova poi asole,orli bottoni e stiraggio.
La consegna del capo era sempre accompagnata da approvazione e compiacimento dalla committente.
In breve tempo Marta,imparato l'abc,volle fare un passo avanti.
Era precisa e portata per il ricamo e divenne la sua specialità.
Allora anche i vestiti per bambini, quelli ricchi,avevano particolari di pregio,pizzi fatti al tombolo o bordi ricamati a mano in candida seta bianca e lei ci sapeva fare. Mentre le madri decidevano per se le davano l'incarico di vestire i figli.
Marta era di modeste origini e per sua figlia creava qualche bel capo lavorando la notte con gli avanzi dei lavori fatti.
Immensa la sua soddisfazione di vederla carina e felice.
Nel'imminenza dell'apertura della stagione teatrale le mogli di ricchi industriali e altolocati professionisti smaniavano per avere un abito esclusivo da esibire nel foyer .
E qui entrava ancora in gioco Marta.
Montagne di paillettes e canottiglie davano estro e fantasia ad ogni singolo abito,rigorosamente lungo,sempre diverso e questa era vera arte.
Per fare fronte agli impegni lavorava anche venti ore al giorno,fino a crollare.
Vere opere d'arte come solo la sartoria d'alta classe sapeva creare.
Al fine di tanto impegno i complimenti li riceveva la proprietaria per lei al massimo una gratificazione a fine stagione.
Passarono gli anni e con loro i costumi.
Le classi smussarono i livelli,divenne più facile partecipare alla vita culturale e mondana;il pret-a-porter anche se di alto rango divenne più accessibile e per le sartine venne il momento di ricominciare una nuova avventura.
La vita prese un'altra strada fatta di pieghe e curve,mai facile e non sempre felice.
Sono passati molti anni e Marta ora è un anziana signora.
Tiene ancora molto al proprio aspetto,un incipriata al naso e un filo di rossetto chiaro e opaco,un vestito semplice e ordinato; il solo vezzo quel filo di perle ricordo del marito.
Profuma di rose e tenerezza Marta mentre cerca d'infilare il filo nell'ago mentre le mani tremano e la vista si appanna.
Profuma della bellezza delle donne fantasiose e tenaci.




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mercoledì 27 gennaio 2016

BRAGHETTONI SI NASCE O SI DIVENTA ?



" Ciò che è stato l'amore per i narratori e i poeti,
il nudo lo fu per gli artisti della forma."

                                                           Paul Valéry

La vicenda delle statue dei Musei Capitolini coperte delle loro nudità da un lato fa sorridere , dall'altro tanto riflettere.
Ancora non è chiaro chi abbia avuto la brillante idea ma corre voce che Daniele da Volterra intenda fare causa a Palazzo Chigi per concorrenza sleale.
Egli si avvalse di panneggi o vestimenti , di foglie di fico per celare allo sguardo le impure nudezze; al più prese a scalpellate la statua di S.Biagio che pareva guardare la schiena di Santa Caterina .
Pensate cosa sarebbe stato il "Giudizio Universale " se avesse coperto i genitali con la riproduzione di due assi inchiodate !
Un cartoon di Willy Coyote !
Avesse avuto lui cartone a sufficienza !
Le Roy Merlin !
Avrebbe inventato la contro soffittatura e richiesto il brevetto.
" Si eseguono lavori veloci e ragguardevoli di censura senza che una sola goccia ricada sui mosaici sottostanti "
Questo il lazzo che da la stura a una riflessione poco più seria.

Non perdiamo mai l'occasione di fare imbarazzanti ,magre figure ogni volta che ci troviamo nel contesto i politica estera, internazionale.
Le braghe le abbiamo calate noi .

In occasione della visita di Stato , la prima in Europa dopo lungo tempo del Presidente iraniano Rouhani e dopo il ristabilirsi dei rapporti dell'Iran con il resto del mondo,l'intento per entrambe le parti era ristabilire rapporti si politici ma anche culturali .
Ecco appunto , culturali.
Non vedo quale sia il motivo di questa vestizione abborracciata e lasciatemelo dire becera.
Da migliaia di anni viviamo immersi nell'arte classica , in primis i Greci e i Romani.
Tante sono le civiltà che celebrano la bellezza e l'armonia osservando e riproducendo i corpi nudi senza alcun prurito; è armonia con l'universo, è amarsi nel profondo.
Abitiamo il nostro corpo ed è lui che ci veste , sia esso scultoreo e perfetto,sia greve e stanco ci rappresenta ; siamo noi stessi.
Quel gesto di "inscatolare " statue di altissimo pregio come fossero barattoli di pelati mi ha indignato e offeso.
Abbiamo rinunciato al nostro pregresso,alle nostre radici.
Se incontro deve essere lo sia, sia un confronto,un dialogo non il gioco del no.
Entrando in moschea per rispetto ci togliamo le scarpe e godiamo della stupenda architettura.
Allo stesso modo chi visita il nostro Paese ne colga lo spirito e lo rispetti.
Questo è rispetto reciproco e su questo molto si è sbagliato da parte dei nostri politicanti o presunti tali .
Concludendo ,ci hanno reso una civiltà in vendita,incapace di dignità.
Schiena dritta ?
Quando ?


martedì 12 gennaio 2016

LA PROZEZIA



Narra la leggenda che un giorno d'inverno tutte le creature del mare vennero convocate nella Grande Sala delle Udienze dal Gran Calamaro che a nome di Re Polpo VII disse loro : - Devo informarvi di una cosa grave e chiedo la vostra attenzione -
Le onde smisero di increspare il mare,i coralli si abbarbicarono sulle pareti mentre le alghe tessevano un tappeto sotto pesci e molluschi e una volta che tutti presero posto Gran Calamaro proseguì:
- Una grande minaccia sta per giungere dal Mondo di Sopra ; è giunta voce che sia in viaggio un veliero comandato uno spietato comandante , roso dalla rabbia di non saper nuotare e intenzionato a catturarci nelle sue immense reti fino a rendere il mare scolorito e muto , senza risparmiare nessuna creatura -
Un lungo brivido percorse l'assemblea ammutolita ; la cernia guardò la murena che ancora più spaventata del solito si ritrasse nella tana ; le vongole cominciarono a chiocciare fra loro e le meduse si colorarono di viola ; brutto segno ,erano irritate.
Facendosi animo la Gran Balena di corte chiese :
- Cosa suggerisci di fare per salvare il nostro Mondo ? -
- Sono a conoscenza che sul fondo del mare c'è una profonda spaccatura che da accesso al Mondo Sotterraneo , dobbiamo cercarla e rifugiarci la, quando comandante Ghigno arriverà per la cattura non troverà neppure un gamberetto a sfamare la sua sete di vendetta. -
- Mi scuso con l'assemblea - intervenne il Granchio Maggiore - come sappiamo di avere cibo e onde in quel nuovo Mondo ? -
-Non lo sappiamo , siamo davanti ad una scelta ; sopravvivenza possibile o morte certa -
- Si voti ! -
Lentamente ogni membro s'avvicinò al guscio disabitato di una tartaruga perita a causa di un arpione maledetto e depositò il proprio parere.
Un branco d'alici , turbinando , fece lo spoglio dei voti .
All'unanimità il verdetto .
Esodo ! 
Dopo l'approvazione del progetto mante e razze iniziarono la perlustrazione del fondale , con le larghe ali indagavano la sabbia alla ricerca del pertugio che dava accesso alla salvezza o presunta tale.
Dopo un paio di giorni tornarono a rendere conto della ricerca .
- Abbiamo trovato l'ingresso , si trova a circa 80.000 miglia direzione sud ; preparatevi a partire -
Prima fu la volta dei più piccoli , saggiamente accompagnati dai delfini che saltellando e giocando cancellarono loro il timore dell'ignoto .
Giunti a destinazione ritornarono al mare e si occuparono della flora dei fondali , operazione  che richiedeva molta forza per trasportarli tutti.
Capodogli e megattere vennero in aiuto.
Tutti gli altri si organizzarono in proprio ,bagaglio minimo,tante aspettative. 
Nel frattempo il veliero del comandante Ghigno raggiunse il territorio di mattanza e calò le reti; innescò la sua rabbia pescare il vuoto .
Gettò e recuperò ripetute volte ...il nulla.
Furioso scrisse a Re Polpo VII chiedendo spiegazioni per questa prolungata assenza e la ragione della sua vergognosa sconfitta.

Re Polpo VII rispose :

- Vedi , il mio popolo quando necessita è coraggioso e coeso mentre il tuo è corsaro e  razziatore per quello la profezia non si è avverata e ci siamo riappropriati del nostro posto; ora prendi l'onda che nuovamente spuma e rifrange e torna a tuoi lidi in un bagno di miseria .

Tornando a popolare il mare .