E' trascorso un anno da quella notte che ci ha portato lutti , immensi danni e una paura diffusa, che quasi ha rasentato il panico, non mi vergogno a dirlo; che ad ogni scossettina d'assestamento riaffiorava fino alla pelle, fino alle lacrime negli occhi.
Brutta bestia la paura,è incontrollabile-
E allora cerchi di trovarne un aspetto costruttivo, alla fine c'è sempre,in ogni emozione che le persone possono provare.
A distanza di un anno ,pur perdurando problemi ancora da risolvere, farei il mio piccolo , insignificante bilancio.
Di quella notte ricordo che mi misi al computer , come una volta facevano i radio-amatori con il " baracchino "che naturalmente avevo...ti sembra che sia una tizia cui non piace comunicare ?...Ross , non divagare.
Cercai, un po per tranquillizzarmi e anche per rendermi utile , di rimpallare le notizie utili a definire i confini e le conseguenze , le necessità e le urgenze.
Ora posso dire che per me è stata un'esperienza molto formativa ;
mi ha fatto riassaporare il tenace senso di appartenenza alla mia terra, alle persone concrete e capaci di risollevarsi.
Il primo pensiero , la mattina andò ai bambini e portammo loro giocattoli,libri pastelli e album da colorare per fare in modo che dimenticassero alla svelta, al più presto possibile ; le priorità sono tante quando ti trovi al centro di una catastrofe ma ritengo giusto sostenere i più indifesi.
Un anno importante
in cui ho imparato tantissimo.
...dedicato a chi mi ha insegnato tanto...
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