benvenuti

I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

lunedì 20 aprile 2015

PREGHIERA LAICA



Ancora qua.
Davanti all'altare del ribrezzo
sdegnati e impotenti di fronte alla crudeltà del mondo.
Ho un pessimo rapporto con la Fede non ne accetto i dogmi supinamente
dove non c'è contraddittorio non c'è verità,ma la Carità è un'altra cosa.

La Carità si esercita è un dovere ma ancor più un diritto.

Rivendico il diritto di occuparmi di chi non ha nulla fuorché se stesso e mette a rischio anche questa sua ultima risorsa.Voglio potere guardare dritto in volto un uomo,una donna,un bambino,un anziano e dire con cuore sincero 
- tendi la mano,t'aiuto io -
Certi loschi figuri,personaggi imbecilli e razzisti che partoriscono unicamente idee (chiamarle idee è già una regalia) rivoltanti;loro si sarebbero da respingere in mare e lì lasciarli a riflettere sulla loro condizione.
Pretendono il crocifisso nelle scuole ma poi dimenticano di leggere e porre in essere gli insegnamenti del Vangelo.
Sono laica ma a volte penso di essere più credente di quanti asseriscono di esserlo;le vittime di questo mercimonio di esseri umani le piango nel cuore senza nascondermi dietro un se o un ma;voglio e posso dovrebbe essere il nostro vero precetto.
Voglio battezzarmi d'amore,
l'acqua scorre via troppo velocemente sia Santa o no.
Voglio che la nostra Comunione sia pane condiviso.
Voglio essere Cristiana non Cattolica di comodo.
Voglio essere Papa di me stessa,pastore della mia coscienza.

Voglio pregare per chi è morto cercando la felicità.




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domenica 5 aprile 2015

IL GATTO CHE VOLLE FARSI TIGRE



In città è arrivato il circo con le sue carovane colorate,un mondo di cose e facce strane,inusuali.
Disposte le loro case viaggianti a semicerchio e governato gli animali, artisti e manovali cominciarono a issare il tendone; tanti spicchi colorati che puntano al cielo;si posa la pista e le tribune per il pubblico; lassù già dondolano i trapezisti ripassando gli esercizi.
Insomma un gran trambusto che destò la curiosità propria alla sua specie, a Billo, fulvo gattone di strada, figlio dei tetti e di notti di luna piena.
Aveva di che guardare, a iosa.
Quante strane bestie, molte non le aveva mai viste, neanche nei quartieri più eleganti.Annusò con fare circospetto un essere scuro e lucente che sbatteva le pinne quando chiedeva il cibo e l'inserviente l'accontentava; lesto Billo ne afferrò uno al volo,andava ghiotto per il pesce fresco.Cominciava a piacergli quel posto, avrebbe potuto seguire il circo nel suo vagare, vedere il mondo senza l'assillo della fame.
Con i cavalli fece subito amicizia,li conosceva da quando al parco trainavano le carrozzelle di eleganti signore col cappello e la veletta,intrigante.
Proseguì il suo gironzolare e restò di stucco a vedere delle enormi,grigie montagne,non credeva ai suoi occhi,avevano un naso spropositato e con quello facevano tutto, perfino mangiare e bere.
Ne fu intimidito e passò oltre.
E finalmente la vide!
Fulva anch'essa ma con magnifiche striature nere, imponente.
Tigre !
Beh, le movenze erano le medesime e la lingua la stessa; in fondo poteva essere una lontana zia, solo molto più grande.
S'avvicinò fiducioso e attacco bottone.
- Ciao- le disse - sai che vivi davvero in un bel posto ? Mi piacerebbe venire con voi.- e lei rispose con voce profonda, adatta alla sua stazza - Ciao piccoletto, non t'inganni questa pausa temporanea, al circo gli animali devono lavorare per mangiare; talvolta anche tre spettacoli al giorno e se ci sono le visite allo zoo di chiassosi ragazzini capita pure che salti il pisolino; e poi un gatto che può fare ?-
Billo ci pensò un po , poi - Posso fare quello che fai tu ! Un tigre in miniatura,sono anche rosso ,quello si che sarebbe un numero !- 
-Ti avviso piccolo-continuò Tigre- dovrai alzarti sulle zampe e fingere di ringhiare al domatore e quando lui ti dirà di saltare sull'altro sgabello lo  dovrai fare ; ti chiederà di attraversare il cerchio di fuoco e lo farai altrimenti assaggerai la frusta; e l'applauso sarà per lui,nella sua marsina dagli alamari dorati, a lui che ci ha "domate" sei disposto a pagare questo prezzo per viaggiare ?-
-Tu l'hai fatto, allora non deve essere tanto male -
- No Billo , io non ho potuto scegliere, ci sono nato in questo posto,come mia madre e prima ancora mia nonna; non ho mai visto una foresta ne un ruscello,non so cosa sia una corsa libera in un prato.-
Billo rattristato - Mi dispiace davvero tanto Tigre, non immaginavo che le cose stessero così, vedevo solo il lato divertente della cosa e ora capisco che di divertente nella tua vita non c'è nulla, solo tristezza e rassegnazione - si guardarono a lungo , ognuno prendendo una decisione per il futuro.
- Non partirò con voi,ma ora che siamo diventati amici verrò a trovarti ogni giorno fino a quando stazionerete in zona;mi accontento di quel che ho, anche di saltare il pasto qualche volta,randagio ma libero.-
- Sei saggio piccoletto,scegli sempre la libertà, non ha prezzo che si debba esitare di pagare, mai ! Ti chiedo solo un favore, ogni tanto,mentre fai una corsa al parco pensami, sarà come se anch'io,per un istante corressi con te,al tuo fianco.
- lo farò,stanne certa Tigre; ciao ! -
- Ciao piccoletto !