Non a caso questo mio piccolo rifugio si chiama Parole in Libertà.
Per me è un valore fondante della vita , la mia e quella di ognuno in Terra.
Quando questa viene negata si creano disparità e conflitti, si alimentano animosità distruttive,senza appello.
Risparmio a chi mi legge e a me stessa la fredda cronaca degli eventi peraltro tuttora in essere; non che non importi ma vorrei fare un altro tipo di riflessione.
Consideriamo,a ragione, l'Europa il nostro mondo ma quel che vi avviene da generazioni è sconsiderato.
Negli anni molte persone vi hanno trovato approdo.
Ma siamo sicuri che questo collimi con l'accoglienza ? L'integrazione ?
Mi interrogo profondamente su questo.
Abbiamo accettato che nuove braccia lavorassero per e non con noi, diverso.
Abbiamo guardato di traverso l'aspetto,i costumi,le usanze e il credo.
E' integrazione questa ?
Davvero credete che per loro sia stato diverso ?
Vi credete superiori ?
Confinati in quartieri per così dire etnici,cinesi a destra,magrebini per di là,mussulmani in periferia belli ammassati.
Come si è potuto pensare che i figli di questa prima ondata di nuovi cittadini europei, questo è il punto,crescessero come i nostri figli, integrati e felici di vivere insieme a noi nel continente verde.
Insieme !
Non un passo più in là !
Reazione non giustificabile in alcun modo ma prima di addossare ogni colpa agli altri assumiamoci la nostra, grave anch'essa, collettiva e assassina.
Noi come altri.