Così il titolo
L' inarrivabile Stefano Benni di cui ho ben presente la scrittura brillante,ai tempi
ne risi dentro e fuori di gran gusto ,tanto che nonna ogni tanto si affacciava in camera per controllare il livello di pazzia.
La mia.
Si, perché ridere da soli è sempre sospetto
bizzarro ma a volte irrefrenabile.
Nel tempo,amico mio,il riso si fa più solitario e meno aperto.
Quasi si provasse vergogna di un attimo di felicità davanti ai mali del mondo.
Il mio Bar Sport era un baretto di periferia ; niente Luisona, una bibita,un gelato,poltroncine di plastica e ombrelloni sponsorizzati Algida e tanti amici.
Lo sport è stato sempre un momento condiviso,discusso e commentato, vissuto e sognato.
E' sogno e promessa e speranza.
Al Bar Sport ci si divideva per casati,come le contrade a Siena durante il palio.
Le qualifiche di F1.
Il mio idolo era Villneuve, l'aviatore; spericolato e ardito, osannato e sconfessato dai puristi della traiettoria.
Non potevate chiedergli questo,ancora oggi ne sono convinta;lui era puro talento,era fatto per meravigliare e incantare.Ho ancora le video cassette dei sui duelli con Arnoux che non so dove mai potrei rivedere visto l'evolversi della tecnologia che a volte soppianta la memoria del cuore.
Era il mio eroe di gloria vestito, incurante delle conseguenze; si va a sbattere e si rompe l'alettone ? Che sarà !
Discussioni animate fra noi che ovviamente terminavano in un nulla di fatto e appuntamento al prossimo GP,chi sorridendo chi mugugnando.
Ma il top arrivava con il giro d'Italia!
Saronniani vs Moseriani.
Manco a dirlo Saronniana a tutto spiano; l'altro era per me il Bietolone per la sua scarsa verve e il perenne atteggiamento polemico.
Ancora pochi giorni e la corsa rosa riparte; con nuovi campioni e nuove discussioni al bar che nel frattempo è diventato scicchissimo,con divani dove sprofondarsi mentre si commentano gli attacchi in salita,la fatica e il coraggio.
Non tifo più per nessuno; mi manca lui; il Pirata , immenso e ingannato: in attesa di una giustizia che mai riabiliterà il suo nome e il suo talento.
Appunto questo il sogno dove lo sport vince davvero,su tutti e contro tutti.
L' inarrivabile Stefano Benni di cui ho ben presente la scrittura brillante,ai tempi
ne risi dentro e fuori di gran gusto ,tanto che nonna ogni tanto si affacciava in camera per controllare il livello di pazzia.
La mia.
Si, perché ridere da soli è sempre sospetto
bizzarro ma a volte irrefrenabile.
Nel tempo,amico mio,il riso si fa più solitario e meno aperto.
Quasi si provasse vergogna di un attimo di felicità davanti ai mali del mondo.
Il mio Bar Sport era un baretto di periferia ; niente Luisona, una bibita,un gelato,poltroncine di plastica e ombrelloni sponsorizzati Algida e tanti amici.
Lo sport è stato sempre un momento condiviso,discusso e commentato, vissuto e sognato.
E' sogno e promessa e speranza.
Al Bar Sport ci si divideva per casati,come le contrade a Siena durante il palio.
Le qualifiche di F1.
Il mio idolo era Villneuve, l'aviatore; spericolato e ardito, osannato e sconfessato dai puristi della traiettoria.
Non potevate chiedergli questo,ancora oggi ne sono convinta;lui era puro talento,era fatto per meravigliare e incantare.Ho ancora le video cassette dei sui duelli con Arnoux che non so dove mai potrei rivedere visto l'evolversi della tecnologia che a volte soppianta la memoria del cuore.
Era il mio eroe di gloria vestito, incurante delle conseguenze; si va a sbattere e si rompe l'alettone ? Che sarà !
Discussioni animate fra noi che ovviamente terminavano in un nulla di fatto e appuntamento al prossimo GP,chi sorridendo chi mugugnando.
Ma il top arrivava con il giro d'Italia!
Saronniani vs Moseriani.
Manco a dirlo Saronniana a tutto spiano; l'altro era per me il Bietolone per la sua scarsa verve e il perenne atteggiamento polemico.
Ancora pochi giorni e la corsa rosa riparte; con nuovi campioni e nuove discussioni al bar che nel frattempo è diventato scicchissimo,con divani dove sprofondarsi mentre si commentano gli attacchi in salita,la fatica e il coraggio.
Non tifo più per nessuno; mi manca lui; il Pirata , immenso e ingannato: in attesa di una giustizia che mai riabiliterà il suo nome e il suo talento.
Appunto questo il sogno dove lo sport vince davvero,su tutti e contro tutti.