Questo non sarà un racconto ma un'auto consolazione ,a volte serve.
L'ultimo mio sogno o più appropriato chiamarlo incubo mi ha riservato un risveglio carico d'angoscia;passando dall'inconscio al conscio mi sono resa conto che sarebbe stato fattibile e questo è spaventoso.
I fatti se si possono chiamare fatti gli impulsi del cervello.
Ero in un ospedale costruito tutto a vetrate su una pianta ad acca perché anche dal cielo la forma caratteristica suggerisse Hospital non bombardare.
Ad un certo punto l'interfono si mise a divulgare a tutti,pazienti,parenti,medici e operatori un messaggio raggelante.
" Vestitevi,anche gli allettati e restate tutti fermi nei vostri reparti;al momento non sappiamo dire con certezza cosa stia accadendo.Ai visitatori restate dove siete;non tentare di uscire,ripeto restate dove siete.Medici e infermieri continuate a somministrare le cure ai pazienti ma non uscite dai reparti,restate dove siete."
Lo sgomento dipinto sui volti di tutti,incrociavamo gli sguardi in cerca di risposte che non tardarono ad arrivare.
In cielo apparvero due aerei dalla strana forma,assomigliavano più a due autocisterne che a velivoli con stampigliato sulle code del timone il logo dell'Isis; iniziarono a girare in cerchio ai confini dell'ospedale sorvolando le strade d'accesso e i parcheggi posti intorno alla struttura.
Cominciarono a fare defluire dalla carlinga un liquido nerastro che a contatto con l'aria diventava incolore.
Quando toccava il suolo ogni singola goccia distruggeva tutto nel raggio di cento metri,cose e persone;queste morivano arse e di loro rimaneva solo cenere.
Lo spettacolo infernale cui nostro malgrado eravamo costretti ad assistere,impauriti e impotenti era mostruoso.
"Non muovetevi,restate dove siete "
La litania continua aumentava il nostro stato d'alienazione e visto l'attacco barbaro messo in atto il dubbio che non rispettassero il divieto di bombardare l'ospedale non venisse rispettato;temevamo per le nostre vite.
Poi d'improvviso come era iniziata ebbe termine l'aggressione e li vedemmo invertire la rotta e scomparire all'orizzonte.
Chissà che non avesse funzionato il fatto di essere una struttura sanitaria.
Cercammo di dare una parvenza di normalità a quella giornata di lutto e terrore riprendendo ognuno il proprio incarico.
E mi svegliai.
Un brivido percorreva la schiena al pensiero che se davvero volessero lo saprebbero fare,sarebbe possibile con le attuali tecnologie e la disponibilità illimitata di armi chimiche.
Spero di non avere doti profetiche,Cassandra fece una brutta fine e che questo che vi ho raccontato resti solo un incubo,un brutto film horror.
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