Borgosano era un piccolo borgo di mezza montagna nell'appennino tosco-emiliano. Si affacciavano sulla piazza principale il Municipio,l'ambulatorio del dottor Emilio e la sede della Polizia municipale;due agenti in tutto.Intorno a corolla si sviluppavano piccole stradine di pietra locale dove qualche vetrina di negozi si alternava alle poche case; di sasso anch'esse come si costruiva una volta in montagna.Era un paesino semplice,le persone tranquille occupate nei loro impegni ,pulito e in ogni stagione piazze e piazzette, casette basse e i bordi delle strade si abbellivano dei fiori che la natura offriva e che con cura c'era chi si occupava di mantenerli belli.
Come sarebbe stato bello fermare questo momento per sempre; come una fotografia da esporre e di cui andare fieri.
Una sera nel consiglio comunale l'assessore al verde(con delega alla viabilità) presentò una mozione innovativa
" Cosa ne direste di cambiare tutto il parco macchine sia delle istituzioni e anche dei cittadini al fine di diminuire il più possibile le emissioni nocive e a tempo stesso fare spazio nelle strade e nei piccoli parcheggi ? "
" Idea è sensata -disse il tesoriere- ma i costi saranno molto pesanti come pensi di coprire la spesa ? "
" Due conti li ho fatti ; si potrebbe optare per una mono marca, pensavo alla rinnovata Fiat 500 ,piccola, agile nelle nostre stradine ; acquistando sia come municipalità sia come privati cittadini tutti insieme penso che otterremo un cospicuo sconto; non sono molti a comprare in un botto circa quattrocento auto.
Senza contare il recupero di denaro dalla vendita dell'usato.
In tutto l'operazione potrebbe chiudersi con vantaggi per tutti e avremmo raggiunto lo scopo principale ; inquinare meno e regolare i flussi del traffico."
" Convincente - sancì il sindaco - mozione ai voti "
Venne approvata con larga maggioranza e si decise d'informare fin dall'indomani i cittadini che non erano ad assistere alla riunione del consiglio e chiederne la collaborazione. Cosa che avvenne senza indugi.
Sbrigate le faccende burocratiche iniziarono le assegnazioni .
Al comune venne giustamente assegnata una flotta di color verde, green come era nelle intenzioni della giunta.
A Mario il fornaio e al suo garzone Aldo due immacolate auto bianche .
A Gigi il macellaio una simpatica carrozzeria macchiata come il manto di una vacca.Giancarlo l'ortolano ne arrivò una personalizzata con adesivi di frutta e verdura di stagione.A Dante gestore del generi alimentari e di tutti un po' la cui insegna era "Dall'ago al bazooka " la diceva lunga sull'assortimento eterogeneo del negozio una bella macchinetta costellata di fette di salame, scaglie di formaggio, filo per cucire, bottoni e cerniere, zampironi e tanto tanto altro.
Insomma ad ognuno un'auto che evidenziava l'attività svolta.
Ai vigili con disegnati fischietto e paletta .
Al dottor Emilio bianca con una croce rossa sul tetto e sulle fiancate.
Gli abitanti poterono scegliere a seconda del proprio gusto e tutto finì in colori e d allegria .
I dati sulle polveri sottili iniziarono gradualmente a diminuire e tutti furono contenti di avere fatto la propria parte in questa battaglia di civiltà.
All'ingresso del paese sotto il cartello "Benvenuti a Borgosano " venne apposta una targa "500's land "
Naturalmente ai paesi limitrofi non era sfuggito tutto questo fermento e cercarono di curiosare come era cambiato il paese.
Sempre più persone cominciarono a gironzolare nelle vie.
Peccato lo facessero con mostruosi Suv , che rilasciavano puzzolenti gas di scarico e presto la situazione prese una brutta piega .
" Imponiamo il divieto d'ingresso a chi non si adegua ai nostri standard "
" Sbarre e controllo dei mezzi in transito "
" Difendiamo il nostro borgo ! "
Tante le reazioni ma non si giunse ad alcuna conclusione praticabile.
Si decise così di adattarsi e recedere a quello che per un breve momento era sembrato un sogno realizzabile.
Il flusso di curiosi e turisti aiutava l'economia dei singoli e le casse del comune che comminava multo per divieto di sosta.
L'economia fiorì a discapito della salute di tanti.
Un giorno il dottor Emilio fu chiamato con urgenza ; un uomo si sentiva male e serviva una visita urgente.
Arrivato sul luogo con la sua 500 bianca con la croce rossa sul tetto e le fiancate non gli restò altro che constatare una fortissima crisi respiratoria che richiedeva il ricovero immediato nell'ospedale della valle.
Impresa non agevole con quel mezzo era un omone di taglialegna ,nell'abitacolo non ci stava .Con altri si studiò una soluzione e infine si decise ci caricarlo sul portapacchi sul tetto, ben coperto e andare di corsa al pronto soccorso.
Questa strana immagine fece sorridere,anche nell'emergenza l'intero paese e fu l'ultimo motivo di gioia per gli abitanti di Borgosano.
Finì così, con un sorriso amaro la bella,coraggiosa avventura di chi voleva fare del mondo un luogo migliore.
Poco alla volta le cose tornarono a tempi precedenti, uniformandosi .
Come noi tutti.
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