benvenuti

I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

lunedì 27 gennaio 2014

POSSO ESSERE SINCERA ? DOMANDA RETORICA !



GIORNATA DELLA MEMORIA

Posso essere sincera ? Tanto lo sapete che lo sarò !


Pur non volendo sminuire o ledere il significato di questa ricorrenza e lungi da me essere tacciata di negazionismo , questa mesta elegia odora di naftalina come quei vecchi abiti che fuoriescono dai bauli delle sartorie teatrali , e una volta terminato lo spettacolo si ripongono fino alla prossima rappresentazione.
Siamo falsi !
E ci laviamo la coscienza con quattro frasi di circostanza !
Non si fanno così i conti con la Storia ; essa è il quotidiano non l'occasionale , è oggi , è domani  e lo è tutti i giorni non uno solo , è sempre.
La Storia si giudica alla distanza , dicono i saggi .
La Storia la scrivono i vincitori , questo mi trova concorde.
Nel mio piccolo penso che noi siamo il frutto, a volte acerbo,degli errori e delle illuminazioni di chi ci ha preceduto e lo saremo a nostra volta per chi ci succederà , proviamo a non lasciare loro in eredità l'ipocrisia.Proviamoci.
Se veramente volete omaggiare quel popolo martire fatto si di ebrei ma anche di zingari , omosessuali , intellettuali sgraditi al regime ,dissidenti politici e molto altro, se davvero lo volete omaggiare questo popolo derelitto violentato , sottoposto ad ogni tipo di tortura e umiliazione ... un giorno , un giorno qualunque prendete un treno o l ' auto e andate a vedere con i vostri occhi , ancora meglio con la vostra coscienza , con l'anima il "Campo" di Dacau e dedicate un poco di tempo alle vittime dell'Olocausto.
Questo è, a mio parere , la MEMORIA .
Rifuggo i luoghi comuni e i supini apparentamenti che consento la pigrizia del non pensare , quasi fosse una fatica e non una gratificazione , la viltà che permea le menti ottuse , siate acuti, riflessivi e non cessate mai di approfondire quello che molti tendono a banalizzare per mantenervi gregge e non stormo libero nel volo.


  
                                                         Rossella 


domenica 26 gennaio 2014

MOTI DELL'ANIMA



Invento silenzi colmi di tante parole...
silenzi muti che urlano a gran voce...
profonde verità connaturate nel mio cuore...
punti di sospensione parleranno delle mie emozioni...
di rumori assordanti dove
rifioriscono d'incanto trascorsi di vita vissuta...
 vuoti lasciati da mancate attenzioni a lungo desiderate...
pensieri taciuti in bolle d'aria trasportate dal vento della speranza...
baci rubati dalla tenerezza di un cuore che ama...
il tradimento di un tempo che scorre inesorabile senza lasciare replica alcuna
vuoti scavati
ed altri colmati dall'intensità del mio muto ardire...
silenzi che lasciano sulla pelle il dolce amaro di piccoli gesti incompiuti
silenzi ascoltati dalla profondità dell' anima che sussurra sul fiore di un cuore sbocciato...
eterni palpiti di numerose riflessioni ...
 dove lascio che tu sia...

Assenza di rumore e tu , unica presenza dentro di me .

sabato 18 gennaio 2014

LA NOSTRA ETA' DIPENDE DAL MODO IN CUI VIVIAMO












Chi entra in un labirinto sa che esiste una via d'uscita , ma non sa quale delle molte vie che gli si aprono innanzi di volta in volta vi conduca.
Procede a tentoni.
Quando trova una via bloccata torna indietro e ne prende un'altra.
Talora la via che sembra la più facile non è la più giusta;  
talora quando crede di essere più vicino alla meta,ne è più lontano , e basta un passo falso per tornare al punto di partenza .
Bisogna avere molta pazienza,non lasciarsi mai illudere dalle apparenze,fare, come si dice,un passo alla volta,e di fronte ai bivi,quando non si è in grado di calcolare la ragione della scelta ,ma si è costretti a rischiare ,essere sempre pronti a ritornare indietro...
Non ci si butti mai a capofitto nell'azione ,che non si subisca passivamente la situazione,che si coordinino le azioni,che si facciano scelte ragionate,che si propongano,a titolo d'ipotesi,mete intermedie,salvo a correggere l'itinerario durante il percorso,ad adattare i mezzi al fine,a riconoscere le vie sbagliate e ad abbandonarle una volta riconosciute .



                                            Norberto Bobbio 
                                                                     autobiografia