benvenuti

I cuori puri sono i benvenuti....per tutti gli altri c'è speranza.

domenica 29 giugno 2014

CI SONO GIORNATE



Ci sono giornate
in cui ti sembra di essere a bordo di un treno in corsa
e ti piacerebbe scendere alla prima fermata
far due chiacchiere con le amiche.
ma il treno corre,corre,
e tu non hai altra scelta che aspettare la prossima stazione
e finalmente potrai scegliere come occupare il tuo tempo.



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lunedì 23 giugno 2014

HO UN SOGNO...


Ho un sogno che un giorno i bambini diventeranno bambini del mondo.
Ho un sogno che un giorno tutti i bambini avranno la possibilità di giocare e studiare.
Ho un sogno che un giorno deporranno le armi perché non avranno bisogno ;verranno ascoltati e potranno decidere cosa fare da grandi.
Nel mio sogno vedo che i bambini africani non moriranno più di fame,sete e malattie banalmente curabili.
Nel mio sogno vedo che questi bambini andranno a scuola anziché andare nei vari cantieri, quando non siano costretti alla guerra.
Nel mio sogno lasceranno la vita di strada e finalmente la sera dormiranno in un casa e non sotto un cartone.
Ho un sogno che un giorno i bambini africani lasceranno i campi profughi,che un giorno non avranno più bisogno di camminare per chilometri in cerca d'acqua, che un giorno i loro piedi saranno protetti dalle scarpe e i loro corpi coperti dai vestiti.
Nel mio sogno vedo che tutti i bambini avranno la possibilità di vaccinarsi dalle malattie.
Nel mio sogno vedo che i loro destini non saranno più decisi dai potenti.
Nel mio sogno vedo che un giorno tutti i bambini potranno sognare.

                                               ...e il tuo sogno ?

giovedì 12 giugno 2014

CARA MAMMA...



Cara mamma,
non ricordo niente di quei nove mesi passati attaccata al tuo cordone.
Non mi ricordo aggomitolata ad aspettare qualche sensazione,per poi scalciare un po e farmi sentire.
Non so se lì al buio ho mai visto un raggio di sole o assaporato il gusto delle fragole. Lì , lontana da tutto,ma non da tutti perché così legata a te.Ma quel nodo,prima o poi , si sarebbe sciolto.
Forse non ricordo tutto questo solo per non rimpiangerlo.perché la vita è un frutto amaro se paragonata a quel piccolo mondo.
Sai mamma , certe donne dopo il parto impazziscono.lo chiamano trauma da parto. il troppo amore spesso sfocia nel male della persona amata.
Quella piccola creatura,che cresceva dentro di te,ha dovuto abbandonarti e non essere più solo tua. Hai dovuto dividerla con chi è stato lì a guardare e hai sentito quel legame tradito.Messa in un angolino perché il tuo compito è finito ; ed invece tu hai capito che il tuo compito iniziava,non ti restava che darmi la mano e portarmi con te...
E quella mano per me sarebbe stata tutto, amore,pace,tranquillità,in questo strano cammino che è la vita.
Avresti voluto proteggermi dal mondo che è là fuori,dagli altri.
Da chi sa ferirti con una sola parola.
Da quella folla di gente della quale non conosciamo niente.
Da quel niente che può essere diverso da come lo vorremmo,un mondo coperto da sangue e violenza,da quell'odio che non so da dove nasce.
Ma gli altri siamo noi.
La gente la odio e la amo.Senza quella gente,che magari entra nella mia vita per brevi periodi,non sarei io.
Non avrei imparato e non mi sarei confrontata.
Perché dirti tutto questo ?
Spesso mi rimproveri,dici che penso troppo agli altri,che mi espongo troppo,che non sono abbastanza furba. Ma io sono come te e come te non ho paura di dare senza ricevere.
Chissà se tu nel mio niente hai saputo trovare qualcosa.
Chissà se sono la figlia che volevi.
Vai oltre l'apparenza,oltre il mio carattere,oltre tutto e vola nel mio cuore.lì ci sarai. Se non ti basterà,continua a scavare e vedrai che in ogni parte di me ci sarai.Nel profondo.
Perché di uguale non abbiamo solo il colore degli occhi e la forma delle mani, io sono parte di te in ogni atomo,in ogni respiro.
Questo non cambierà mai, anche se piano piano lascerò la tua mano,anche se sarò io a consigliarmi,anche se il mio cammino prenderà una strada diversa,sappi che correrò sempre verso di te,che un tuo abbraccio sarà più forte di mille uragani.
E' da tanto che avrei voluto scriverti.
La penna mi ha dato coraggio ma, comunque non è riuscita ad esprimerti tutto quello che ho da dirti.
Forse perché tutto verrà fuori a poco a poco , giorno per giorno.
Ti voglio bene ,e mi accorgo che non basta.
Ti amo.
No,non è neanche amore...
Quell'amore che è sulla bocca di tutti,che arriva ,poi se ne và.
Non so,chiamalo come vuoi.
Te ne voglio tanto...e non finirà mai.



giovedì 5 giugno 2014

PERCEZIONI



Sento il tuo agitare
come fossimo nello stesso letto,
il groviglio dei pensieri,
i sensi eccitati e repressi.

Fossi io la tua inquietudine...
con una mano fresca e ferma ti accarezzerei
scaccerei incubi e insicurezze...

ora sia lei a consolarti,
a blandire il tuo dolore
non mi spetta più alcun diritto
se mai c'è stato.

Se dividessimo lo stesso letto
ora silente andrei lontano e in fretta.

Al risveglio troverai la serenità
e avrà i suoi occhi .

                                                       dedicato 


  





lunedì 2 giugno 2014

LA BALBUZIE DELLA MENTE



Penso che,a volte, esista nelle nostre menti una sorta di balbuzie, un balbettio dettato da insicurezza o pregiudizio ; indubitatamente un limite difficile da aggirare.
Avviene quando , a fronte di qualcosa che ci sorprende o smuove la nostra curiosità abbiamo quell'attimo di esitazione prima di sapere valutare e prendere una decisione che sia assenso o dissenso o meglio ancora predisporsi a un confronto dialettico .
La mente inciampa sulle idee come le parole che lente pronuncia il balbuziente . 
Non ho ricette facili per far si che ciò non avvenga , le avessi le dispenserei a piene mani , favorendo e agevolando il nostro stare bene insieme , costruttivamente e in armonia in primis con se .
Questo non avviene , quando l'essere umano manifesta la sua inesauribile ferocia e si arroga il diritto di sconvolgere le vite altrui ; ecco che scatta fulminea l'idea e accompagna la mano per dare dolore o scattano parole che impenitenti umiliano , siano urlate o scritte.
In quel caso nessun meccanismo di autocensura, nessun freno inibitore riesce a contenere questa voglia di sbranare , di fare a brandelli carni e idee.
In questo caso un idea l'avrei , una somministrazione lentamente infusa che si chiama ...cultura; chiave di volta dell'arco della vita , che sostiene e rafforza ; cultura di pace e tolleranza , è permearsi di arti e bellezze, è aprire occhi e cuore incontrando chi diverso da noi ci parla del suo mondo fino a che non diventerà anche nostro.
Ecco , ora la mia mente non balbetta più e fiera si apre alla contaminazione , alla diversità, alla commistione delle idee.
Ora parla scorrevolmente la mente , non indugia ma si abbevera del sapere altrui , ne farà tesoro , il più ricco dei tesori fruibile da ognuno di noi .