Come crisalide sortisce una farfalla in un battito d'ali
vorrei mutare il mio corpo solido fino a divenire liquido e scivolare.
Leggera e multiforme
aderente ad ogni cosa
talvolta contenitore
a volte contenuto.
Dissetata
intrisa di sentimenti
non acqua pura di sorgente
ma un fresco variopinto torrente di montagna
che riflette i canneti e i salici
dove si abbeverano gli animali del bosco
e nuotano lucenti creature iridescenti.
Raggiunto l'intimo profondo
uniti in un unico fiume
insieme arrivare al delta
ramificati in infinite emozioni
uniti negli intenti.
Forti e fieri d'essere liquidi
finalmente saremo mare.
.
Che immagine meravigliosa, Rossella, mi hai incantata!
RispondiEliminaForse è la tua più bella cosa scritta da quando ti conosco, e dico poco!
Questo sogno, questo desiderio di mutarsi in acqua
"Come crisalide sortisce una farfalla in un battito d'ali"
è semplicemente stupendo, una immagine che ho dentro di me da sempre. Anche perché noi donne SIAMO creature d'acqua: le donne posseggono una acquacità naturale, istintiva, non dal nulla risale il mito delle Sirene, e della Sirenetta, che tenta invano di sopravvivere alla arida realtà della terra - substrato che per germogliare ha bisogno dell'acqua, altrimenti sa produrre soltanto morte.
Ma non solo "acqua" vuoi essere - e sei! - precisi con puntuale osservazione:
"...non acqua pura di sorgente
ma un fresco variopinto torrente di montagna
che riflette i canneti e i salici..."
quindi non staticità dell'elemento che tutto avvolge, tutto contiene (il tuo essere donna!)
("aderente ad ogni cosa
talvolta contenitore
a volte contenuto....")
ma dinamica, viaggio, vita anche nel senso del movimento, della continua trasformazione.
Finché, nel finale, arriva questa immagine che mi ha fatto rabbrividire, della Morte in cui ci riversiamo ("...forti e fieri di essere liquidi"), che altro non è che il Mare, il grande, infinito, sconfinato, libero mare.
Grazie Rossella, sei davvero grande, ti ammiro infinitamente
Tua
Marianna