L'inappartenenza.
Si aggiustava
nell'innato isolamento della sua natura
più o meno grande quanto un brivido improvvisato
nel buio.
Odiava sentirsi pubblica.
Scoperta.
Attraversata da crepe e fessure.
Stava in preda al suo sesto senso :
l'inappartenenza.
Aveva paura che i suoi segreti potessero trovare la strada
rifiutando a forza d'essere seppelliti.
Si proteggeva nella quiete
dei suoi labirintici silenzi.
E con lembi di pelle raccattati
otturava ogni feritoia.
Penetrabile dalla probabile morsa
di sguardi e toni imperiosi !
Vincenza Cottone
p.s. merita di essere letta con occhio attento ai dettagli .