Caro signor Zimmerman celeberrimo ,universalmente conosciuto in arte come Bob Dylan, permette due parole da una sua fan ?
Quando le assegnarono il Nobel per la Letteratura ne fui felice,quasi estasiata.
Era un grande riconoscimento alla cultura di tante generazioni post anni cinquanta e fino ai nostri giorni ;era l'emancipazione del pensiero di rivolta costruttiva ,era l'eco di "On the road again" era la festa della poesia in canto.
Poi sono passate due settimane di silenzio,oscuro e misterioso ma le perdono anche questo,l'ho attribuito alla sua leggendaria riservatezza ,uomo ruvido che solo sul palco si rivela. Urticante ma comprensibile.
Ora la perla che proprio non mi pare ,in alcun modo,condivisibile.
Giustificare il suo silenzio con il fatto che era rimasto senza parole non l'accetto da un funambolo del linguaggio,da un giocoliere dei sentimenti dotato dell'immensa capacità di descriverli .Ha perso la magia o l'umiltà ?
Questo coronato dalla rinuncia alla cerimonia che si terrà il 10 dicembre per impegni precedenti.Mi dia retta se le ricordo che un evento con un preavviso di venti giorni e per altro ampiamente prevedibile non sottostà a nessun impegno precedente che non fosse quello con la morte.Sarebbe stato più onesto dire fin da subito che non le fregava nulla del riconoscimento e che proseguiva per la sua strada .
Creda signor Zimmerman, a volte una presenza è il miglior grazie che si possa pronunciare.Ha perso l'attimo della sua consacrazione anche in ambienti che poco la conoscono e la stima,almeno mia personale, di chi da decenni la legge e la canta.
Tristi saluti
Rossella in arte Ross.
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