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lunedì 28 novembre 2016

dal mio blog : " TUTTO FA BRODO "



Settimana decisiva per il "rastrellamento" dei voti per il referendum e naturalmente si usano tutti i mezzi sia leciti che illeciti.
Il più praticato fra i secondi è la subdola insinuazione,la tecnica che consente di insinuare dubbi in un elettorato già messo a dura prova dalla lunghissima campagna elettorale mal orchestrata e peggio gestita da parte del Comitato per il Si .Non è mai entrato nel merito della riforma costituzionale per illustrarla; ha solo e sempre sventolato slogan e fantasmi,
E certo, non può !
Come si può difendere la cascata di falsità messe in campo ?
Non mi faranno certo sentire retrograda o timorosa se esprimo sicura il mio NO!
Ieri è stata,televisivamente parlando,la parata dei soldatini di stagno che hanno invaso gli stantii salotti dei talk show,polverosi come gli spettatori che li seguono come fosse il Verbo.Mi sono risparmiata questa agonia ,ho investito in salute,come sempre ,questo tempo.Ma alla rassegna stampa del giorno dopo non puoi sfuggire;a meno che tu sia in un rifugio di montagna senza energia elettrica.E nuovamente si sono dette le cose trite e ritrite che da sei mesi ci ammollano.
L'ultima l'ha scritta il Financial Times affermando che se vince il No sono a rischio fallimento diverse banche.
Signori Soloni dell'economia chi vi obbietta è una semplice donna che cura l'economia di famiglia , sprovvista di lauree bocconiane ma dotata di praticità e buonsenso.
Cortesemente,fatemi capire una cosa.
Se vince il No succede solo che la Costituzione non verrà cambiata e resterà la stessa che da 60 anni ci accompagna.Ditemi quante banche sono fallite in questo lasso di tempo ? 
NESSUNA ! 
Perché all'improvviso dovrebbe esserci l'invasione delle cavallette e tutte le piaghe d'Egitto?
Non ho mai amato Craxi ma in un occasione mi era piaciuto molto; quando nella vicenda di Sigonella tenne alto l'onore del Paese facendo notare agli americani che siamo nazione sovrana e a casa nostra decidiamo noi e non loro.
Lì dimostrò di essere uno statista.
Nel nostro caso invece nessuno si è erto a difesa della nostra autonomia,non una parola su questa ingerenza pesante e scorretta .
Sono nati sudditi non statisti di vaglia.
Che si debbano apportate ammodernamenti siamo tutti d'accordo ma che siano veri e pertinenti.
Non voterò mai qualcosa che  mi vieta di scegliermi i senatori,mai !
Che si riducano i numeri e i costi della politica ma con grano salis !
Modifichiamo gli stipendifici di Camera e Senato ma con il voto dei cittadini.
Non siamo atti solo a pagare tasse.
Abbiamo anche l'attitudine al ragionamento e ad esternarlo ,sempre.


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2 commenti:

  1. Io da un pò vivo molto del mio tempo all'estero, ma spesso mi chiedo se anche quelli che parlano, scrivono e commentano non vivano in Italia! Ma davvero si può credere che il problema dell'Italia sia la costituzione e che modificandola come per magia tutto andrà meglio? Neanche Dalla in "l'anno che verrà" aveva annunciato tanti miglioramenti!Io invece mi sento in empatia con Ligabue: "ho ancora il vomito per quello che riescono a dire,non so se son peggio le balle, oppure le facce che riescono a fare!" Questo stile da venditori di auto usate poi non mi piace per niente, slide, parole mirabolanti, cose per niente chiare su cui però dobbiamo dare l'assenso e che ci assicurano se vince il si verranno riscritte meglio dopo il referendum! Ma ha senso?? Oggi ho visto un intervista agli operai dell'Alfaromeo mentre all'interno Renzi e Marchionne (bella coppia eh?) tenevano una conferenza, un vecchio operaio alla domanda se avrebbe votato ancora la sinistra, intesa come Partito Democratico, si è messo a piangere! Mi ha commosso, ma come può il PD definirsi di sinistra? Finora ha fatto cadere tutto dall'alto (Voti di fiducia) ed appoggiato solo i poteri forti raccontandoci però che così facendo ne avremmo tratto vantaggio tutti!Ma forse sono io che ho un idea di stato e di statisti un pò utopistica... eppure qui in Svezia, con tutti i loro difetti e pur essendo una Monarchia , hanno uno stato sociale da far invidia! Ma anche il comune cittadino ha un senso dello stato e del bene comune da far invidia, a noi questo manca! Qui vedo cose che funzionano tranquillamente, ma che in Italia sarebbero improponibili! Quindi alla fine il mio timore è che i nostri politici rappresentino veramente gli Italiani! Ps.Sull'ultima tua frase però sono d'accordo solo in parte,su: "abbiamo anche l'attitudine al ragionamento" mi verrebbe da dire "parla per te!" :-) mentre "ad esternarlo, sempre" sono un pò in troppi e spesso più che il frutto di un ragionamento mi sembrano frutto di "copia/incolla"!
    Scusa se ho un pò divagato ma ne avrei troppe da dire e non ho il dono della sintesi!

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  2. Grazie del commento Luigi sempre ben accetto il confronto anche se a distanza, ma poi non tanto lonano.

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